“Sintesi di storia d’Italia politicamente scorretta” è il titolo “così così” (per usare un eufemismo…) di un ottimo libro di Marco Rossi uscito qualche mese fa per le edizioni I Libri del Borghese (pp.208, 18€).
L’autore, collaboratore fisso della rivista Il Borghese, ha scritto per numerose testate giornalistiche e si è occupato in diversi libri dei rapporti tra le vicende del Ventesimo Secolo e l’esoterismo.
Argomento che, nel testo in questione, non viene neppure sfiorato, dal momento che per comprendere le vicende che hanno interessato il nostro paese non è certo necessario dissertare di occultismo o di satanismo. Tutto è alla luce del sole: basta osservare i fatti e raccontarli senza i paraocchi del pensiero unico obbligatorio.
Ed è proprio quello che fa l’autore.
La prima interessante chiave di lettura è quella che vede opporsi nel Bel Paese due schieramenti l’un contro l’altro armato. Fin dal tempo dei Guelfi e dei Ghibellini gli Italiani si sono scontrati politicamente in modo feroce. E’ inutile girarci intorno: per chi fa politica in Italia, “gli altri” sono dei nemici da battere, da sconfiggere senza pietà, e spesso da sterminare. Qui da noi guerre civili più o meno striscianti esistono da sempre, salvo talvolta riaffiorare e trasformarsi in sanguinosi conflitti.
Ma il secondo, e ben più interessante punto di vista dell’autore, è rappresentato dall’offensiva che il turbocapitalismo ha sferrato nei confronti del nostro paese a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Un’aggressione che ha visto l’Italia costruire una sua vita politica sempre come una nazione sconfitta e rapidamente trasformata in una colonia non tanto degli USA ma dei centri di potere globalisti.
L’analisi dello scrittore toscano e, come si suol dire, a volo d’uccello. Ma proprio in ciò sta la sua efficacia. Vedere le cose dall’alto non significa essere superficiali o sbrigativi. Vuol dire piuttosto raccontare le vicende di un popolo nel suo insieme. Distratti come siamo dai piccoli dettagli della cronaca politica diventa indispensabile affrontare la nostra storia più o meno recente con una visione chiara e sintetica, che metta a fuoco i disastri provocati da una classe dirigente eterodiretta che da sempre dimostra la sua sudditanza nei confronti di quei poteri supernazionali che ci hanno privati negli anni di ogni capacità di gestire il nostro destino.
Non manca, da parte dell’autore, il tentativo di indicare una via d’uscita: e si tratta di una soluzione squisitamente culturale che lasciamo alla scoperta dei suoi, ce lo auguriamo, numerosi lettori. E c’è da sperare che siano soprattutto giovani, che potranno ritrovare in questo testo un punto di vista difforme dalla vulgata propagandata nelle scuole utile a formare, anche nei meno giovani, un’opinione solida e consapevole.
Peccato che il volume sia difficilmente reperibile in libreria. Lo si può comunque trovare sulle principali piattaforme di vendita on line.