Il diavolo, si sa, è un esperto di vaticini. Indovini, cartomanti, astrologi, falsi profeti sono, da sempre, ospiti graditissimi dell’inferno. Come attesta, primo fra tutti, Dante. Che in tale materia, se permettete, è Vangelo.
Anche Cicerone, nel De divinatione, si scaglia contro gli indovini e i loro, superstiziosi, clienti. Eppure lui era, orgogliosamente, membro del Collegio degli Auguri. Ma era cosa diversa. La divinazione sacra, come lettura dei presagi con i quali gli Dei parlavano agli uomini, era arte antica. Disciplina spirituale. Nulla a che vedere con fattucchiere e imbonitori dell’occulto che sfruttavano paura e ignoranza… E sui quali ironizza anche Orazio in un sapido quadretto nei Sermones…
E proprio il poeta di Venosa ci fa comprendere una cosa fondamentale. Che fattucchiere e fasulli indovini prosperano solo se trovano beoti che vogliono loro credere. Opinione condivisa, evidentemente, anche da Dante. Che i falsi indovini mette sì in Malebolge, tra i fraudolenti. Ma tra quelli che hanno ingannato coloro che non avevano ragione alcuna per lasciarsi ingannare. Che avevano gli strumenti per comprendere la verità. Per gridare “Il re è nudo” come il fanciullo della fiaba di Andersen… Ma che sono stati troppo stupidi, troppo presi da interessi meschini o, semplicemente, troppo paurosi…
Comunque Dante gli indovini li sistema per bene. Devono camminare in tondo, con il collo mostruosamente ritorto e il volto costretto a contemplare le proprie terga. Perfetta immagine della legge del contrappasso… E, per altro, quelli sono figure grandi. Prese dal mito per lo più. Anfiarao, Tiresia, Manto… Il Gotha degli indovini antichi. Gente che si era spinta a profetare sul destino di città e imperi. E che, qualche volta, pur ci azzeccava…. Però erano ingannatori. Fraudolenti. Fingevano, per loro fini, di sapere anche ciò che era loro totalmente oscuro. Si atteggiavano ad intimi degli stessi Dei. Mentre erano solo abili arruffoni…
Beh, non so cosa ne direbbe l’Alighieri degli odierni indovini e cartomanti… No, attenzione, mica sto parlando del simpatico Paolo Fox o del pittoresco Mago Otelma. Quelli, presi con lo dovute pinze, in fondo tante corbellerie non le sparano. E non nuoccion a nessuno. Anzi, talora possono essere di un qualche conforto…
No, penso ad altri. Ai moderni vaticinatori mediatici, alle Sibille Capuane, ai Galli non graditi da Esculapio, ai lettori non di carte e fondi di caffè, ma di curve e indici RT…. A quelli che ci vogliono di continuo incutere paura, che fanno a gara a chi la spara più grossa. Che ci promettono salvifici vaccini con una efficacia del 90, del 94, del 200%….che pronosticano Natali solitari, Pasque desolate, Estati da eremiti tali da far sembrare una discoteca il Monte Athos… Che consigliano, anzi impongono, come Oroscopo, alla voce lavoro la distanza solitaria. Alla voce fortuna il ricovero in terapia intensiva. Alla voce Amore il fai da te che è meglio….
Falsi profeti e fattucchiere, indovini corrotti che sembrano divertirsi a giocare con le sventure altrui . A chi riesce a diffondere più terrore, cieco ed immotivato, comunque inutile e dannoso in una folla ormai priva del “ben dell’intelletto”.
Lo fanno, certo, per interessi. Loschi, per lo più. Ma non basta. Nei loro sorrisetti compiaciuti traspare il godimento sadico di poter esercitare un tale potere. Mai prima posseduto. Mai sperato, forse. Certo immeritato.
Esibizionismo della peggior lega. Egotismo di mediocri improvvisamente divenuti la nuova aristocrazia mediatica. Scalzando addirittura i calciatori. Che, almeno, qualcosa sanno fare. E bene. Mentre costoro solo parlano. Prevedono. Annunciano. Ma nessuno li vede mai in una corsia d’ospedale. Accanto al capezzale d’un malato…
Tuttavia, come dice Orazio, lo possono fare perché tanti, troppi oggi, prendono le loro funeste, e alla prova dei fatti farlocche, previsioni per oro colato.
Come disse Seneca a Nerone, il tuo potere si fonda sulla mia paura. Se io non ho paura, tu non hai potere.