Poteva mancare la Ferragni nella chiamata alle armi contro Giorgia Meloni? Certo che no. Ma lo stillicidio quotidiano è destinato a proseguire. Dunque offriamo anche noi un elemento di polemica contro una destra insensibile. Una destra in versione Cattivik, se avesse idea di cosa si tratti. E mentre cognati e miracolati preparano la festa per il trionfo del 25 settembre, ci sono persone che soffrono, che si interrogano sul proprio futuro. Interi paesi alla disperazione.
Che ne sarà di Courmayeur, dopo le elezioni? Che cosa faranno i suoi frequentatori milionari? Elsa Fornero e Mario Deaglio indosseranno eroicamente il fazzoletto rosso ed organizzeranno la resistenza tra un aperitivo ed una cena nei locali più prestigiosi o cercheranno un accordo con Crosetto (in fondo propongono le medesime soluzioni antipopolari) per riciclarsi nel centrodestra? La famiglia De Rita scoprirà una nuova Italia di eroi e navigatori (etc etc) o si chiuderà in uno sdegnato silenzio? Bauscia e madamine insisteranno nello shopping nel centro di Courma o faranno acquisti solo da Lidl in segno di protesta?
Inizierà il boicottaggio nei confronti degli impianti di risalita o la gauche champagne macroniana scierà ugualmente ma curvando solo verso sinistra?
Ma i problemi veri, se non ha ragione Calenda e il governo delle destre non dovesse fallire subito, si presenteranno in primavera, quando si dovrà pensare al calendario degli appuntamenti culturali estivi. Si dovrà invitare Giorgia Meloni? Beh, con la cultura non ha molto a che fare. Nel caso, però, si potrebbe ostentare una sorta di polemico distacco utilizzando come sfondo una foto di Gianni Alemanno che arrampica sulle cime della Valle (mettendo a tacere le guide che lo hanno trasportato..).
Tremonti, uomo di montagna, potrebbe prendere il posto di Fornero e Deaglio. Veneziani sostituirebbe De Rita e Buttafuoco andrebbe al posto di Violante. Però non bastano i nomi. Sono degli estranei, non hanno la villa in zona, non hanno la consuetudine del passeggio nel centro pedonale. E poi quale sarà il dress code per i loro convegni? Camicia nera, pantaloni alla zuava e calzettoni? Ma di che colore, i calzettoni? Meglio una giacca in stile guida alpina (per chiarire il distacco dalla Garbatella) con cappello piumato? Camicia a scacchi da coro di montagna?
Bisognerà chiedere consigli a Ferragni che, dopo la vittoria delle destre, sarà prontissima ad allinearsi. Perché il business è il business..