I risultati INVALSI, l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione che ogni anno rende noto il livello di preparazione degli studenti della scuola italiana, sono stati catastrofici. Circa il 40% degli studenti delle medie e la metà di quelli delle superiori non hanno sufficienti capacità in ambito linguistico e va ancora peggio per quanto riguarda la matematica. Insomma: non sanno leggere, scrivere e far di conto. O quasi.
Il ministro Bianchi, e a ruota tutti i media, hanno dato la colpa alla famigerata DAD, vale a dire la didattica a distanza.
Ma se è pur vero che la pandemia ha costretto per quasi due anni gli studenti a restarsene trincerati in casa, e gli insegnanti ad arrabattarsi per non far perdere loro gli anni scolastici, non tutto il disastro si può imputare al coronavirus.
Certo: molti ragazzi hanno avuto difficoltà oggettive a mettersi in contatto via web con i corsi a distanza. Poco più della metà di essi avevano una connessione Internet inadeguata; ma anche nelle case in cui era presente una connessione veloce spesso c’era un solo pc, e nell’eventualità che lo dovessero usare anche fratelli e genitori impegnati con lo smart working, diventava impossibile connettersi per diverse ore ogni giorno.
Tuttavia scaricare la colpa dell’impreparazione dei nostri ragazzi tutta sulla DAD è ingiusto e sbrigativo.
I problemi vengono da ben più lontano; lo dimostra il fatto che i risultati pubblicati dall’INVALSI anche prima del 2019 non erano affatto incoraggianti.
In altre parole il ministro Bianchi tenta di nascondere che la cattiva preparazione in merito alle competenze di base nasce da un’organizzazione della scuola italiana faziosa, ideologica e, di conseguenza, sbagliata.
Alle medie – dopo cinque anni di elementari! – arrivano ragazzi che non sanno leggere correntemente. Quando questi approdano alle superiori non sono in grado di comprendere un testo. All’università si organizzano corsi di recupero per coloro che non sanno costruire frasi di senso compiuto. E questo succede da decenni e non solo a partire da due anni or sono. Ciò significa che lettura e scrittura vengono trascurate a ogni livello, con il conseguente azzeramento dello sviluppo delle capacità critiche, cui seguono quelle legate al calcolo.
Una serie di finte riforme ha sostituito il compito di fornire strumenti essenziali quali il saper leggere e comprendere una pagina scritta, il saper produrre un discorso o un testo di senso compiuto, con tutta una serie di conoscenze e competenze spesso strampalate e il più delle volte completamente inutili. Una deriva che non si intende abbandonare, come dimostra il DDL Zan che vuol dare alla scuola il compito di contrastare le discriminazioni motivate dall’orientamento sessuale. Se ciò si aggiunge all’enorme quantità di competenze che la scuola dovrebbe inculcare, e alla gran quantità di corsi che vengono istituiti sotto la forma dei più vari e fantasiosi progetti, ci si domanda come possa restare del tempo per imparare a “leggere, scrivere e far di conto”.
Con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
3 commenti
Tutte le riforme sono,da molti anni, finalizzate al realizzazione della “buona scuola”che ormai vediamo e viviamo, purtroppo.Gli stessi INVALSI sono espressione di “amenità”europee,di insegnamenti ormai alla stregua della finta green economy tanto sbandierata.Creare problemi e fingere, poi,di risolverli.
Da tempo, infatti, gli stessi insegnanti sono frutto di tale istruzione e,dunque, è ciò che viene poi perpetrato nell’ insegnamento,in un circolo vizioso,che non mi pare più si possa rompere.
Da troppi anni siamo stai governati da persone totalmente ignoranti che non conoscono la geografia ed inoltre non sanno coniugare i verbi, quindi la scuola ne subisce le conseguenze.
Gli insegnati vengono scelti con concorsi pilotati, dove i raccomandati si aggiudicano i posti anche se non sono adeguatamente preparati.
Di recente abbiamo avuto per Ministro dell’istruzione una persona totalmente incapace la Signora AAZOLINA che ha sprecato molti milioni di Euro per l’acquisto di inutili banchi con le ruote !!!!
La scuola pubblica ostacola quella privata, perché non è in grado di accettare il confronto.
Solo se si liberalizzerà l’insegnamento e la scuola privata sarà resa accessibile a tutti ci potrà essere un miglioramento dell’istruzione in Italia.
Deve cessare il monopolio statale e le imposizioni politiche e sindacali che hanno distrutto la scuola in Italia.
QUANDO SI ANDRA’ A VOTARE DOBBIAMO SCEGLIERE BENE CHI DOVRA’ CREARE IL PROGRESSO CULTURALE ED ECONOMICO IN ITALIA.
Da troppi anni siamo stati governati da persone totalmente ignoranti che non conoscono la geografia ed inoltre non sanno coniugare i verbi, quindi la scuola ne subisce le conseguenze.
Gli insegnanti vengono scelti con concorsi pilotati, dove i raccomandati si aggiudicano i posti anche se non sono adeguatamente preparati.
Di recente abbiamo avuto per Ministro dell’istruzione una persona totalmente incapace la Signora AZZOLINA che ha sprecato molti milioni di Euro per l’acquisto di inutili banchi con le ruote !!!!
La scuola pubblica ostacola quella privata, perché non è in grado di accettare il confronto.
Solo se si liberalizzerà l’insegnamento e la scuola privata sarà resa accessibile a tutti, ci potrà essere un miglioramento dell’istruzione in Italia.
Deve cessare il monopolio statale e le imposizioni politiche e sindacali che hanno distrutto la scuola in Italia.
QUANDO SI ANDRA’ A VOTARE DOBBIAMO SCEGLIERE BENE CHI DOVRA’ CREARE IL PROGRESSO CULTURALE ED ECONOMICO IN ITALIA.
Adesso il governo DRAGHI perde tempo e non interviene mai per i problemi importanti presenti in Italia, sia per la scuola, sia per l’occupazione, sia per la riduzione delle tasse, sia per la ricostruzione delle zone terremotate, sia per il miglioramento dei porti, sia per la realizzazione delle strade necessarie per il traporto delle merci, sia per sveltire la costruzione della TAV, ecc. ecc.