Mancano più o meno cento giorni al 19 giugno, data di inizio dell’Esame di Stato, la prova conclusiva dei corsi di studi superiori che vedrà coinvolti circa mezzo milione di studenti.
A partire da quest’anno, le novità rispetto alle edizioni precedenti saranno parecchie. E la più rilevante sarà il maggior peso che le prove di Italiano, sia quella scritta che quella orale, avranno nel determinare il voto finale.
Se infatti la prima prova scritta, fino allo scorso anno, pesava per circa il 25%, a partire dal prossimo giugno, costituirà un terzo esatto del punteggio che sarà assegnato dalle commissioni. Il che risulta in contraddizione con il fatto che, fatta eccezione per i licei, ormai le materie umanistiche rappresentino una quota marginale tra le ore di lezione settimanali di tutti gli altri indirizzi di studio.
Ma di questa situazione poco si cureranno i commissari di Lettere che saranno quasi tutti esterni: anzi proprio per questo i prof che saranno chiamati a giudicare i “maturandi” saranno, per così dire, “curiosi” di constatare quale sia la preparazione linguistico/letteraria degli studenti che saranno chiamati a valutare.
Per questo motivo ci permettiamo di consigliare ai futuri candidati un manuale di sicuro interesse per ripassare e approfondire i principali aspetti e autori della Letteratura Italiana dall’Ottocento ai giorni nostri. Si tratta de “Il Flauto Rovescio – Controstoria della letteratura italiana” di Marco Cimmino, edito da Bietti (18€). Il libro non è recentissimo, dal momento che è stato dato alle stampe nel 2014, ma è a tutt’oggi facilmente reperibile: magari non nei supermercati, ma sulle piattaforme on line certamente sì.
Si tratta di un testo attento e documentato che fornisce al lettore un modo un po’ diverso per affrontare lo studio delle patrie lettere a partire da Foscolo.
In che senso “diverso”? Nel senso che l’autore, a partire dai suoi studi diretti sui testi, non si accontenta di quanto viene trasmesso dai manuali, vergati il più delle volte su opinioni di seconda mano; ma ci fornisce originali interpretazioni che presentano i maggiori autori della nostra letteratura sotto una luce nuova.
Cimmino non ha peli sulla lingua, e se deve dire che Foscolo era ammalato di autocompiacimento, o che Svevo era sostanzialmente un “pallone gonfiato”, lo dice senza riguardi. Naturalmente l’autore ha le sue preferenze che, guarda caso, si concentrano su autori che poco spazio hanno sulle antologie scolastiche. Sarà sufficiente leggersi il capitolo dedicato a Gadda per rendersene conto.
Certo mancano, secondo noi, accenni ad autori che riteniamo fondamentali, da Dino Campana a Tomasi di Lampedusa. Ma ci rendiamo conto che Cimmino abbia dovuto operare delle scelte per non superare la soglia di pagine che un editore impone per poter pubblicare un volume.
Tuttavia restiamo convinti che la lettura possa essere particolarmente utile e salutare per gli studenti che si apprestano ad affrontare la maturità, ed anche per tutti coloro che vogliano dare una “ripassatina” all’argomento in chiave non proprio politicamente corretta. Per questi ultimi, siamo pronti a metterci la mano sul fuoco, il divertimento sarà assicurato.
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Dopo questa generosissima recensione, mi dico disposto a tifare Juventus! Grazie di cuore: ti devo una bottiglia, se riusciamo, alla fine, a trovarci a cena…
Consiglio più che accettato! Provvederò. Nel frattempo…Juve 3 atletico a casa. Grazie!
Consiglio vivamente accettato. Provvederò! Grazie mille