E l’Inverno è tornato all’improvviso. Un cielo grigio ferro. Una pioggia sottile, gelida, che dà la sensazione di aghi di ghiaccio. Battente sui tetti, sulle grondaie, sul porfido delle strade. Ora lucente in un primo accenno di aurora. Ma un’aurora senza dita di rosa…. il Mediterraneo cantato da Omero è lontano… sembra, piuttosto, una di quelle albe norrene, che si confondono con le nebbie del crepuscolo…

Fa freddo. Chi ha già fatto il, canonico, cambio di guardaroba si troverà, ora, in difficoltà… per strada, vedi gente inbaccuccata peggio che in gennaio, berretti, sciarpe, piumini… ed altri con spolverini leggeri, donne in abiti primaverili, qualche bancario che rabbrividisce solo in giacca e cravatta…
È l’ultima coda dell’Inverno… mi dice la tabaccaia avvolta un un pesante maglione di lana a collo alto.
Per altro un po’ di pioggia ci voleva… è stata una stagione troppo secca. Quasi niente pioggia. Pochissima neve, e lontana. Prima di Natale. Gli invasi dei laghi sono a secco…
Già… la pioggia, a Primavera, è una mano santa. Salva dalla siccità estiva e rende ai prati un verde brillante, lucente…
Ma questa non è pioggia di Primavera. È la neve che sta cadendo tutto intorno, su monti e rilievi, ora invisibili tra le nubi. Neve che qui, nella valle, giunge come pioggia, appena disciolta. Ed è diaccia.
Serve a poco – mi dice un amico al bar, mentre prendiamo il caffè… – La Terra è troppo arida ormai, e quest’acqua ruscella via, rapida… ci vorrebbe un temporale. Come in estate. Ma fa troppo freddo ancora…

Il termometro è di poco sopra lo zero. E anche nell’inoltrarsi del giorno stenta a risalire. Troppo nuvoloso il cielo. E nubi basse, e fitte, da dare quasi sensazione di nebbie. Il sole, con il suo tepore da aprile inoltrato, stenta a filtrare.
E fa un effetto strano, questa bruma invernale che circonda il rigoglio della fioritura.
Questa siepe di glicine, ad esempio. Che copre tutta una cancellata e la rete del giardino circostante. Il suo profumo è intenso. Ed ha un effetto strano, nell’aria fredda. Strano e… straniante. Come la sensazione di vivere sospesi. In un tempo che non scorre secondo il modo usuale. E le stagioni che si sovrappongono, che coesistono in contemporanea.
Vivi la primavera e l’inverno insieme. Attimi nei quali ti senti fuori dal tempo. O meglio, su un altro piano temporale.
È l’ultimo colpo di coda dell’Inverno, comunque – mi dice un amico – Tra poco arriverà il caldo. Succede… anche se quest’anno si sta protraendo più a lungo del solito….
Già… il generale Inverno è sempre duro da sconfiggere. Non si arrende mai… è nella sua natura.