Dal 1 dicembre 2023 al 10 gennaio 2024 il genio musicale di Ennio Morricone (tragicamente scomparso nel 2020) tornerà a travolgere la Grande Mela in una mostra evento che si terrà negli spazi del celebre Museum of Modern Art (MoMA) di New York. L’autore, ormai leggendario per la sua originale combinazione di strumentazione classica con nuove tecnologie elettroniche, musica concreta e jazz, serialità e semplici rumori presi dovunque che hanno fatto grandi le sue composizioni per il cinema e segnato la memoria di intere generazioni di cinefili e appassionati di grandi storie, sarà quindi omaggiato e celebrato tra le mura del famoso museo in una ricostruzione certosina della sua lunga e ricca carriera.
La manifestazione dedicata al due volte premio Oscar è organizzata da Joshua Siegel in qualità di curatore e Francisco Valente nel ruolo di assistente curatoriale. Sono coinvolti nell’organizzazione dell’evento il Dipartimento di Cinema, la direzione del MoMA e, in rappresentanza di Cinecittà, Camilla Cormanni e Paola Ruggiero. Il materiale che sarà esposto e proiettato nelle sale è stato messo a disposizione dalla Cineteca Nazionale, nella figura di Maria Bonsanti, dalla famiglia Morricone e da Marco Cicala.
La retrospettiva verrà inaugurata con la proiezione del film Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore. La pellicola verrà proiettata al MoMA venerdì 1° dicembre, alle 19, al Teatro Roy and Niuta Titus 1. L’omaggio al Maestro continuerà nella giornata di sabato 2 dicembre con la proiezione del documentario Ennio, che verrà mostrato alle 15:30 al Teatro Roy and Niuta Titus 2.
La mostra presenterà una ricca selezione di film con le colonne sonore più famose di Morricone, tra cui spiccano quella della leggendaria Trilogia del Dollaro e di C’era una volta il West, capolavori del mai troppo compianto maestro Sergio Leone. Si passerà poi alle tinte horror di The Thing di John Carpenter, per poi arrivare Mission di Roland Joffé, 1900 di Bernardo Bertolucci e Nuovo Cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore. Tutti questi capolavori del cinema sfileranno accanto ad altri titoli meno conosciuti e i numeri della mostra si attestano su un totale di trentacinque film e diciassette nuovi restauri a rappresentazione di sessanta anni di brillantissima carriera e, inoltre, numerose stampe d’archivio in 35mm.
Sarà visibile anche un raro programma televisivo tedesco del 1967 che mostra lo stesso Morricone esibirsi come parte del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza (Il Gruppo) in una versione completamente restaurata per l’occasione e che rappresenta uno sguardo inedito sulla carriera del compositore che ha segnato una delle pagine più gloriose della musica italiana sia in patria che all’estero.
La sua arte, basata su una visione incredibilmente personale del media musicale, il suo uso consapevole di armoniche a bocca, flauti di pan, campane, chitarre, tamburi e, soprattutto, la voce umana e il fischio, rivoluzionarono la musica del cinema di genere popolare, dai western all’horror, dalla commedia operistica al melodramma, e continua tutt’oggi a influenzare compositori e musicisti contemporanei del calibro di Hans Zimmer, il recentemente scomparso Angelo Badalamenti, il jazzista John Zorn, Mica Levi e anche musicisti più “pop” come Jay-Z e band come i Radiohead e i Metallica.
In sintesi una mostra che si preannuncia maestosa e ricchissima e che nessun appassionato di Morricone oltreoceano durante il mese in cui il MoMA ospiterà l’evento dovrebbe lasciarsi sfuggire.