Si è svolto ieri il convegno “Orizzonte Legno” organizzato dalle aziende di settore associate all’Unione Industriali Torino. L’appuntamento è stato dedicato allo studio delle prospettive di mercato del comparto, particolarmente colpito dalla crisi pandemica e dagli eccezionali incrementi nei costi dei materiali registrati durante la pandemia.
Il benchmark di riferimento per il mercato europeo è cresciuto di oltre il 110% nei primi sei mesi del 2021 e del +260% da inizio 2020 (+ 150% in Italia). Gli aumenti sono stati causati principalmente da un’impennata della domanda di prodotti per la casa, dal boom del commercio online, dall’avvio di processi di transizione energetica e dalla forte accelerazione del settore costruzioni.
L’offerta di legname, come di altre commodity, ha faticato a tenere il passo di questa veloce accelerazione dei consumi, generando così un significativo incremento delle quotazioni, che ha interessato nei mesi scorsi il mercato statunitense e quelli europei e che dovrebbe alleggerirsi gradualmente nel 2022.
Questa realtà pone le imprese italiane della filiera legno-mobile di fronte a sfide nuove e complesse, che sono state oggi argomento di dibattito tra operatori, esperti del settore e le principali associazioni di categoria nazionali, come Federlegno Arredo, Assolegno e Assoimballaggi. La discussione ha toccato anche altre tematiche di stretta attualità, quali la gestione delle foreste italiane, i cambiamenti strutturali della logistica, la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale delle imprese.
“Rispetto alle tematiche ambientali – ha dichiarato Giorgio Marsiaj, Presidente Unione Industriali Torino – non vi è alcun dubbio che il legno sia un prodotto che più di altri può garantire la sostenibilità. Nel nostro Paese abbiamo ampi margini di crescita in questo settore, anche considerando che negli ultimi 70 anni la superficie forestale italiana è raddoppiata, passando da 5,6 milioni di ettari a 11,1 milioni, occupando oggi in termini percentuali il 39% della superficie nazionale. Non dobbiamo sprecare questa opportunità. Un utilizzo consapevole e sostenibile del legno, infatti, è importante per quasi tutti i settori economici e industriali”.
“La pandemia e le sue conseguenze sul mercato e nel mondo del lavoro hanno generato enormi disequilibri tra domanda e offerta”, ha affermato Matteo Mazzoni, AD di Durbiano SRL e Presidente dell’Associazione Legno Unione Industriali Torino. “Abbiamo assistito e stiamo vivendo ancora oggi una situazione molto instabile delle principali materie prime, compreso il legno grezzo e i suoi derivati. Questo ha costretto tutte le aziende ad affrontare il mercato con poca disponibilità di materia prima, con prezzi in aumento ogni 15 giorni. Il nostro convegno ha voluto offrire alle aziende del settore una panoramica completa degli scenari che si stanno delineando per il prossimo anno”.