Meno male che Giovannini c’è. Sì, proprio il ministro delle infrastrutture e della mobilità. Un tecnico scelto da Sua Divinità, dunque il massimo dell’efficienza, della competenza, dell’innovazione. E infatti cosa ti inventa il grande innovatore per risolvere i problemi della mobilità contrastando al contempo la pandemia? Nientepopodimeno che il controllore su tram ed autobus!
Una figura nuova, di cui mai si era sentito parlare. E infatti i sindacati, che sono meno innovativi e rivoluzionari, hanno già detto che non si può fare. Perché la figura professionale del controllore richiede un lungo periodo di formazione.
In realtà non si sa chi si diverte di più a prendere per i fondelli il popolo dei sudditi prostrati davanti a Sua Divinità. Probabilmente Giovannini si sposta solo su auto blu con autista incorporato. In caso contrario si sarebbe accorto che i controllori, sugli autobus, non ci sono più da tempo. E non per il Covid. Non ci sono perché hanno paura di tutti coloro – a partire dalle grandi risorse – che il biglietto non lo pagano. E che si arrabbiano se vengono controllati, iniziando con la consueta serie di insulti (“razzisti, fascisti” etc etc) prima di passare alle vie di fatto. Sono i più stupidi, ovviamente, perché gli altri si limitano a fornire generalità false che nessuno va mai a verificare. E le multe vengono stracciate. In compenso i controllori salgono nelle ore in cui sui mezzi pubblici ci sono solo gli anziani, che possono venire sanzionati ed anche maltrattati senza rischi.
Adesso il nuovo corso degli eroici controllori prevede che restino a terra, alle fermate. Una fermata ogni 50, ogni 100. Così chi non paga il biglietto può restare a bordo e scendere, indisturbato, alla fermata successiva. Questo, per il ministro, dovrebbe rappresentare un deterrente. E da terra il controllore con supervista dovrebbe anche valutare se a bordo si supera l’80% dei posti teoricamente disponibili. Poi, da terra, dovrebbe far scendere chi è in esubero, magari attraverso un sorteggio organizzato all’istante.
L’alternativa sarebbe collocare i controllori sui mezzi. Ma tram ed autobus sono tanti, i controllori sono pochi. Di certo una presenza costante risolverebbe il problema del sovraffollamento, dal momento che la percentuale di chi non ha il biglietto è estremamente elevata, soprattutto su alcuni percorsi noti a tutti tranne che ai controllori ed al ministro Giovannini.
Sarà divertente assistere alle prime risse, alle prime denunce. E non soltanto per il coinvolgimento di chi non paga. Perché non sarà facile obbligare a scendere chi ha pagato per il servizio e pretende, a ragione, di ottenere quel servizio in modo da arrivare in orario al lavoro. Eh sì, c’è tutto un mondo che Giovannini non conosce e che non riesce a comprendere.