La notizia, abbastanza scarna a dire il vero, è già stata commentata in tutti i modi. E in tutte le ottiche possibili e immaginabili.
Prighozin è morto. Insieme a gran parte, o almeno alla parte più significativa del direttivo della PMC Wagner. La Compagnia di Ventura che tanto ha fatto parlare di sé in quest’ultimo anno.
Naturalmente i Media occidentali, italici in prima fila, stanno addossando tutta la colpa a Putin e al suo FSB, erede del, ben più famoso, KGB.
Scontato. L’hashtag #hastatoPutin è un ritornello che risuona da ben prima dell’inizio, ufficiale, della guerra in Ucraina. E, forse, solo della alluvione in Emilia Romagna non è stata ancora addossata la colpa al Presidente russo. Per il resto…
A me, però, le modalità di questa uscita di scena del Cuoco suscitano alquante perplessità. Il sistema è troppo rozzo. Un aereo che precipita… o che, forse, esplode in volo…una bomba? Un missile contraereo?
Non mi sembrano sistemi nelle corde e nella tradizione dei servizi russi. Spietati, ma mai clamorosi nel loro agire.
E, poi, nessuno ha ancora dato una spiegazione convincente del perché Prighozin di trovasse su quell’aereo tra San Pietroburgo e Mosca. L’uomo poteva essere eccentrico e, per certi versi, guascone, ma sicuramente non era uno sprovveduto. Se avesse avuto un minimo sentore della volontà del Cremlino di eliminarlo, perché mai avrebbe dovuto infilare la testa nelle fauci dell’Orso?
E la storia del secondo aereo affittato dal Cuoco? Quello che faceva rotta per la Georgia? Notizia uscita a caldo, pochi minuti dopo l'”incidente”. Quando si è detto che Prighozin era su quell’aereo, non su quello caduto… ma, poi, è subito sparita dai Media. E non se ne è parlato più.
La domanda, che risuona sullo sfondo, attenuata dai soliti clamori cortigiani, è a chi mai fa gioco la scomparsa, improvvisa se non imprevista, di Prighozin ? E perché proprio ora? Se il Cremlino avesse davvero voluto eliminarlo, lo avrebbe potuto fare un mese fa, al tempo del (fantasioso) tentato golpe. E con molto meno clamore…
A Zelenski? Certo, la tecnica dell’attentato terroristico è nello stile della SBU, i servizi di Kiev. Ma anche qui sorge la domanda: perché ora ? Il Cuoco ha fatto molti danni agli ucraini, con la sua Wagner, nella battaglia per Bakhmut… ma è ormai storia vecchia. E, a meno che non ci siano altre notizie secretate (cosa assai probabile) la Wagner si è ritirata dal fronte del Donbass. E Prighozin era venuto a rappresentare, secondo la vulgata, una spina nel fianco per il Cremlino… perché Kiev avrebbe dovuto eliminarlo dalla scena proprio ora?
Come dicevo, ci muoviamo nel campo delle mere ipotesi. Anche perché c’è chi sostiene che il Cuoco, ora, sta prendendo il sole e sorseggiando un cocktail in qualche isola caraibica. O in Argentina.
Ma dando per buono che fosse davvero su quell’aereo, mi viene un mente una, strana, concatenazione di eventi.
Da tre settimane l’attenzione internazionale si è spostata sull’Africa Nord Occidentale.
E più fonti segnalano la presenza della Wagner in Mali, Burkina Faso, Niger…
Lo stesso Prighozin, proprio pochi giorni fa, aveva proclamato la volontà di difendere la libertà dei paesi africani dal neo-colonialismo francese e dallo sfruttamento americano. Facendosi fotografare in tenuta da campagna d’Africa.
Dal Niger, fulcro della crisi, viene l’uranio che alimenta le centrali francesi. Praticamente la prima industria che garantisce forza e prosperità alla Francia.
Per carità… nessuna correlazione. Ma pensateci un po’ sopra. E fatevi due conti.