L’Italia è davvero un paese strano!
Se nel corso dell’ultima settimana si ha avuto l’occasione di sfogliare qualche giornale o di guardare un Tg a caso, tra le notizie riguardanti la spaccatura del Movimento Cinque Stelle, gli allarmi per le varianti Delta e le esultanze per i successi della Nazionale di calcio, era possibile leggere qualcosa sul cosiddetto Manifesto dei Sovranisti Europei firmato anche da Giorgia Meloni e da Matteo Salvini.
La stranezza, e la conseguente sorpresa, consiste nel fatto che da nessuna parte il testo sia reperibile. Qua e là è stato possibile leggerne qualche estratto, ma nessuno si è preso la briga di pubblicarlo in modo integrale. Non se ne trova traccia persino sul Web e neppure sui siti ufficiali dei due partiti italiani che lo hanno sottoscritto.

Non si sa neanche quale sia il titolo. Con tutta probabilità dovrebbe essere “Appello per il futuro dell’UE”, ma c’è chi lo chiama “manifesto sovranista”, chi lo definisce un programma, chi dice sia una semplice lettera, e così via.
Naturalmente la stampa di regime si è affrettata a stigmatizarne il contenuto, a condannarlo senza appello, a sottolineare “il pericoloso” affiancamento di Fratelli d’Italia e Lega con il partito di Orban. Ma sul contenuto vero e proprio gli “organi di informazione” – si fa per dire – si sono limitati a riportare qualche breve estratto.
Ciò la dice lunga sui limiti dell’informazione nostrana. Chi riporta dei virgolettati deve aver avuto la possibilità di leggere il testo per intero. E non è pensabile che chi ha prodotto il documento non lo abbia poi consegnato ai giornalisti perché ne facessero conoscere il contenuto.
Invece niente.
E allora delle due l’una: o il contenuto è considerato pericoloso al punto che è meglio non divulgarlo; oppure coloro che dovrebbero fare informazione ritengono che i loro lettori siano degli ignoranti incapaci di comprendere quanto scritto sul documento.
Tuttavia gli attacchi nei confronti dell’”Appello” sono stati ferocissimi. Ben al di sopra, in quanto a ferocia, rispetto alla presa di posizione di Enrico Letta, il quale si è limitato a sostenere che “Salvini non può stare al Governo in Italia e condividere la linea politica di Orban in Europa”. Una posizione legittima, che evidenzia però come neppure lui abbia letto il contenuto del misterioso testo. Un’ignoranza condivisa candidamente persino dal leghista Giorgetti.
C’è da augurarsi che, prima o poi, qualche anima pia si prenda la briga di far conoscere anche a noi sudditi, che nonostante tutto continuiamo ad interessarci delle vicende politiche che ci riguardano, il contenuto di questo documento.
Lo condivideremo oppure no. Ma saremo almeno liberi di decidere se ci piace o meno senza che qualcuno ci spieghi preventivamente come e che cosa dobbiamo pensare.