“Le utility devono porsi come guida della transizione energetica come ‘partner intelligenti’ capaci di aggregare nelle nascenti comunità energetiche un numero sempre maggiori di attori e promuovere nuove abitudini di consumo”. Valerio Marra, presidente esecutivo di Acea Innovation, indica la strada. Ed il Trentino la sta già percorrendo. Grazie anche all’iniziativa della Cassa Rurale Alta Valsugana che ha organizzato un incontro con tutti gli attori nazionali del settore energetico. E il presidente dell’istituto bancario, Franco Senesi, ha sottolineato il ruolo della Cassa come “motore di conoscenza” a disposizione dell’intero territorio.
Perché i crescenti problemi energetici richiedono risposte nuove, flessibili, il più possibile comunitarie. “Energia dal territorio per il territorio”, ha commentato Mario Tonina, vicepresidente della Provincia di Trento. E il territorio ha ora a disposizione procedure semplificate per l’installazione dei nuovi impianti green mettendo a disposizione contributi per le imprese che investono nella produzione di energia da fonti rinnovabili.
Nasce così la Comunità energetica dell’Alta Valsugana, puntando su cooperazione e collaborazione. Unire le proprie forze per dotarsi di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili consente, infatti, a tutti i membri della comunità di beneficiare di notevoli vantaggi in termini di abbattimento dei costi in bolletta. Cooperazione – ancora una volta – significa responsabilità ambientale, sociale ed economica.
E la collaborazione si estende anche fuori dal territorio provinciale, coinvolgendo Enea, Acea, Gse, Cnr.
Un esempio virtuoso per tutta l’Italia alle prese con la transizione energetica e con i folli rincari delle bollette. Ma anche un esempio di collaborazione proficua che dovrebbe insegnare qualcosa a comuni come Ostana, in Piemonte, che tenta in ogni modo di impedire che un altro comune della medesima area occitana ottenga i 20 milioni del bando dei borghi. Tra l’altro il comune vincitore, Elva, è anche impegnato nello sviluppo di una comunità energetica. A dimostrazione che il problema è particolarmente sentito sull’intero territorio alpino, ma anche nel resto d’Italia.