Di fronte al rischio che il Nord voglia tornare alla normalità, l’imperatore dell’Universo Vincenzo De Luca minaccia di chiudere i confini della Campania. Primum vivere, indubbiamente. Ed è sacrosanto mettere al primo posto la salute dei propri sudditi. Mica si chiama Franceschiello.
Però, per un briciolo di coerenza e di correttezza, insieme ai lombardi, ai piemontesi, agli emiliani ed ai veneti, De Luca dovrebbe rifiutare anche i trasferimenti di denaro che arrivano dal Nord.
Già, perché gli untori lombardi garantiscono un residuo fiscale annuo di 54 miliardi di euro. La differenza tra quanto versano allo Stato e quanto rientra in regione. Gli emiliani e romagnoli ci rimettono quasi 19 miliardi, i veneti 15 miliardi e mezzo, i piemontesi 8,6 miliardi di euro. In compenso la Campania di De Luca incassa quasi 6 miliardi più di quanto versi. E la Puglia di quel fenomeno di Emiliano arriva a 6,4 miliardi. Ma Emiliano invita a non andare in vacanza al Nord e di prenotare in Puglia. Non si tratta di un generoso gesto di solidarietà, i turisti del Nord non arriverebbero gratis, approfittando degli oltre 6 miliardi regalati alla Puglia.
È comprensibile che, in un momento di difficoltà generale, ogni governatore pensi a tutelare i propri elettori. Però evitare i comportamenti da sciacalli non sarebbe male. Anche perché al Nord non mancano i Tafazzi. Il povero Toti si danna l’anima per far ripartire i lavori per la manutenzione delle spiagge in Liguria e poi arrivano i sindaci e gli operatori locali che si scagliano contro gli untori lombardi, a Est, e piemontesi, ad Ovest. Meglio non avere il fastidio dei turisti e farsi regalare dallo Stato le stesse cifre che incassavano quando lavoravano.
In Valle d’Aosta gli untori cittadini sono accusati di aver portato il primo contagio a Courmayeur, peccato che il primo episodio sia stato registrato a Pontey, per il ritorno a casa di un residente valdostano. E poi gli impianti di risalita aperti, quando scattava l’emergenza, sono stati una scelta locale: nessuno impediva di chiudere, rinunciando ai pingui incassi del Carnevale.
Adesso, però, si scopre che gli untori rendono. Al Nord o in Puglia. In Campania no, Vincenzo De Luca Borbone non vuole turisti. E poi ci si mette anche l’Oms che invita a fare attività fisica all’aperto per contrastare il virus. Lo aveva già sostenuto il Cnr e numerosi medici, non quelli che vanno in tv dalla D’Urso, avevano ribadito ciò che sanno tutti i genitori: il sole fa bene, le passeggiate anche di più. Meglio ancora se su un sentiero di montagna o sul bordo del mare.
Ci vorrà del tempo prima che lo capiscano anche il lìder minimo ed i suoi accoliti. Ma ci arriveranno. Quando i danni arrecati all’Italia saranno irreversibili.