Sono le 10 del mattino, ho finito di fare la doccia, la barba, mi sono profumato e vestito di tutto punto, elegante ma natalizio.
Ho controllato l’albero, acceso le lucine e sistemato le palline che non erano agganciate in modo corretto o quelle che erano cadute sul tappeto.
Ho disposto i regali sotto l’albero. Tanti, come ogni anno, per tutti… non ho scartato nemmeno i regali degli amici e dei colleghi (quanti regali ricevevi? Io, invece, per dare una parvenza di “normalità” ho dovuto comprarli…).
Ho preso in giro la mamma per le terribili pietanze che stava preparando.
Ho riunito tutti sul divano e augurato un buon Natale.
Ho rincorso la mamma che non smetteva di cucinare… chissà poi perché ha sempre necessità di finire le sue “delicatissime” creazioni proprio prima dell’apertura dei regali…
Ho cercato di suscitare in mamma, zia e zio la curiosità circa il contenuto dei tanti regali.
Ho stappato una bottiglia importante e come facevi tu l’ho descritta esaltando le incredibili qualità del suo sapore… (caratteristiche che non conoscevi davvero ma dio quanto eri credibile in ogni tua affermazione!)
Ho cercato di stupire, di far sorridere, di far ridere, di cancellare ogni silenzio e di illuminare i grigi degli occhi che ogni tanto si perdevano nel ricordo, ho anche regalato a mamma il classico regalo sbagliato che certamente cambierà nei prossimi giorni.
Ho nascosto i regali più belli per creare quella suspance che solo tu sapevi ricreare. Ho detto anche la solita Tua espressione… “ma prima di andare a mangiare…dobbiamo ancora aprire questi regalini”.
Non ho ricevuto i tuoi pensieri. Non ho scartato i tuoi “strampalati” regali. Non ho nemmeno subito i tuoi scherzi… A dir la verità non ho ricevuto regali… questo, come puoi immaginare, è stato un Natale diverso.
Ho fatto come avresti fatto tu. Mi sono impegnato. Te lo giuro. E’ difficile essere come te. E’ impossibile. Io non sono te. Non lo sarò mai. Volevo solo crescere con te, avevo tanto da imparare ma ora non posso più.
Purtroppo hai lasciato un lavoro a metà.
Ho cercato comunque di colorare il Natale e in effetti credo di esserci riuscito, ma non è stato come sempre. E’ stato il primo Natale senza di te e per la prima volta nella mia vita sono felice che sia passato.