Fa un certo effetto vedere affiancati Maddalena Morgante ed Elisabetta Gardini, deputate di Fratelli d’Italia, e Marco Rizzo, presidente onorario del Partito Comunista, mentre l’associazione Pro Vita & Famiglia, sotto l’innocuo titolo “Custodire l’Ambiente custodendo l’Uomo”, conduce una conferenza stampa contro «L’ambientalismo radicale, animato dall’ideologia neo-malthusiana», che «è una minaccia alla sopravvivenza della vita umana sulla Terra. Vogliamo un’ecologia umana: la cura e la custodia del Creato, della natura e dell’ambiente devono essere perseguite anche in funzione della vita e della salute degli esseri umani, e non contro di loro».
In estrema sintesi, tagliando con l’accetta come ormai è consuetudine anche nelle questioni scientifiche, una concione di “negazionismo” climatico, contrapposta al “catastrofismo” dell’ecologismo mainstream. Peraltro, entrambi gli approcci sono sostenuti a colpi di autorevoli studi firmati da blasonati ricercatori. Con il risultato dell’ovvia confusione dei non addetti ai lavori, sconcertati su questo tema così come sulla pandemia. «Autorevolissimi studiosi hanno dimostrato che l’inquinamento ambientale non ha correlazioni con le emissioni di CO2, che non è causa del riscaldamento globale né di una prossima “fine del mondo”. Ci chiediamo perché questi studiosi vengano sistematicamente censurati dalle istituzioni scientifiche “ufficiali” più influenzate dalla politica: perché viene loro negato il confronto basato sulle evidenze e le misurazioni oggettive?», si è detto nell’incontro.
Agli intervenuti è stato distribuito il volume “Dialoghi sul clima tra emergenza e conoscenza” (Rubettino), che vede tra i coautori Franco Battaglia, Professore di Chimica Fisica all’Università di Modena, uno dei più noti scienziati “contro”, anche per la sua attività di editorialista. Che propone un esempio di genere diverso: «Mi sono fatto tre dosi di vaccino, ma appena apro bocca per esprimere una valutazione, un dubbio, porre una domanda, mi accusano di essere un no-vax». È la polarizzazione, bellezza, si potrebbe parafrasare. Inevitabile quindi che, rispetto al “centrismo” del pensiero corrente e dominante, si formino occasionali alleanze trasversali e bipartisan come quella tra FDI e comunisti, che gli opposti estremismi si tocchino. Un tempo sui temi del sociale, più di recente sulla guerra, ora sui temi scientifici. Lo ha confermato su Libero Vittorio Feltri: «C’è un Prodi che mi piace, suo fratello». Il riferimento è a Franco, fisico dell’atmosfera di eccellenza indiscutibile, studioso soprattutto dei sistemi nuvolosi, che da sempre sostiene l’insufficienza dei dati disponibili a tracciare scenari climatologici futuri attendibili sul piano probabilistico. E, anche per questo, emarginato dalla comunità scientifica nella quale è stato un personaggio di primo piano.
Tra gli scienziati partecipanti alla riunione di Pro Vita & Famiglia, Alberto Prestininzi, ordinario di geologia applicata all’Università “La Sapienza” di Roma: «La costituzione nel 1988 dell’Intergovernmental Panel on Climate Change sotto l’egida dell’ONU ha sottratto alla Scienza il confronto e il dibattito sulle questioni climatiche e ambientali, spostandolo verso i media e il sistema di comunicazione, assumendo quindi un’esclusiva dimensione politico-finanziaria. È ora di aprire un dibattito serio attraverso un confronto aperto, libero e plurale basato su dati oggettivi e riferimenti scientifici», ha precisato. Cogliendo nel segno: l’IPCC è un ibrido scientifico-politico pericoloso, gli scienziati “ufficiali” producono dati direttamente per un organismo istituzionale che li trasforma nelle premesse di accordi internazionali. Si annulla quella separazione di poteri tra chi produce conoscenza e chi fa le norme che è vitale per la dialettica democratica.
«Attribuire all’umanità la causa del riscaldamento globale in corso non solo non ha prove scientifiche ma rappresenta anche il più grande scandalo scientifico del nostro tempo», è il commento di Uberto Crescenti, emerito di Geologia Applicata all’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. «L’Europa vuole ridurre del 40% le emissioni di CO2 entro il 2030. Ciò influirebbe solo dello 0,016%, ma i costi sono enormi, di oltre 300 miliardi di euro all’anno. Non si comprende come la non emissione di questa impercettibile quantità possa influire sul clima e di conseguenza non si comprende lo spropositato volume di denaro impiegato», ha poi sostenuto Mario Giaccio, ordinario di Economia delle Fonti di Energia nel medesimo ateneo. Mentre Stefano Masini, Capo Area Ambiente e Territorio di Coldiretti, ha sottolineato: «Le scelte europee adottate nel periodo più recente, dall’etichettatura a semaforo alle indicazioni di allarme sul vino; dall’apertura agli insetti al silenzio sulle proteine sintetiche, impongono logiche produttive decontestualizzate, minacciando la crescita economica delle filiere e dei territori e alimentando rischi e preoccupazioni per i consumatori. È in gioco l’interesse strategico di salvaguardia del Made in Italy agroalimentare che quest’anno ha raggiunto il valore record di 52 miliardi di euro di esportazione».
«Alla politica italiana e in particolare al Governo – ha concluso Antonello Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia – chiediamo di opporsi con forza a livello internazionale alle politiche di transizione energetica folli e inefficaci, dispendiose e anti-umane, e di opporsi a livello nazionale allo spreco di fondi pubblici basato su teorie catastrofiste scientificamente infondate. Queste, in nome di una falsa “sostenibilità”, provocano la de-industrializzazione, vogliono stravolgere le nostre abitudini alimentari, la nostra economia, soprattutto del settore primario (pensiamo a grilli e vermi) e mirano alla riduzione della popolazione». Questo spiega come mai l’associazione impegnata soprattutto sul fronte anti-abortista si sia spostata su una tematica apparentemente distante, anche con una petizione popolare lanciata sul loro sito.
1 commento
Più sono incompetenti e corrotti e più occupano posti di rilievo nelle politica mondiale.
QUESTO è IL PIU’ GRANDE PROBLEMA PERCHE’ GLI IDIOTI COMAMDANO ED IMPONGO LEGGI DEMENZIALI CON LA SCUSA DI ESSERE ECOLOGICI, MA SONO SOLO DEGLI IGNORANTI CHE NON HANNO COMPRESO CHE NEL MONDO CI SONO STATE NEL TEMPO CONTINUE VARIAZIONI CLIMETICHE.