Mettere insieme gli interventi di ambasciatori sulla situazione politica internazionale e una mostra di un artista contemporaneo come Mario Romano Ricci dedicata all’apoteosi dell’ipocrisia; le analisi di esperti militari sulle prospettive del conflitto in Ucraina e un concerto dedicato a Franco Battiato. Diciannove anni orsono, quando in Trentino è nato il primo nucleo di quello che oggi è il think tank Il Nodo di Gordio, nessuno probabilmente avrebbe creduto ad uno sviluppo di questo tipo.
E, in fondo, lo hanno ammesso anche il senatore trentino Franco Panizza – che plaude convinto alla capacità organizzativa del think tank – ed Alessandro Santuari, il sindaco di Baselga di Pinè, il comune che ospita annualmente il workshop. Un evento che, inizialmente, poteva sembrare troppo elitario e riservato ad un pubblico di esperti. Ma che, nel corso degli anni, si è aperto al territorio con spettacoli musicali, teatrali, capaci di unire la cultura più “alta” con quella più popolare.
Perché, come ha ricordato l’assessore alla Cultura del Trentino, Mirko Bisesti, chiudendo il workshop di quest’anno, serve più informazione e serve più formazione. Ed Il Nodo di Gordio garantisce l’una e l’altra. Approfondimento, analisi, competenza, confronto, ospiti che sono protagonisti della scena nazionale ed internazionale, ma il tutto con un linguaggio semplice costantemente accompagnato da una sana autoironia.
Un mix difficile da ritrovare altrove, soprattutto considerando le posizioni, anche molto differenti, dei vari relatori che, tuttavia, riescono a discutere in modo proficuo. Una gestione del workshop, grazie alla guida di Daniele Lazzeri, che ha permesso al think tank non solo di crescere, ma anche di rinnovarsi con l’inserimento di giovani destinati a rappresentare il futuro del centro studi. Felici di confrontarsi con mostri sacri come Franco Cardini e soddisfatti anche per l’opportunità di dialogare tra loro, in arrivo da varie parti d’Italia e dall’estero. Mentre altri giovani, ormai formati, hanno preso il volo verso attività lavorative in varie parti del mondo.