Era solo un pallone sonda per analisi meteorologiche, ha assicurato la Cina dopo che un missile statunitense ha distrutto il grande pallone che, secondo gli yankee, era stato inviato a spiare le basi militari nordamericane. Ma i dubbi di Biden & C. non sono isolati. La Cina sta aprendo due nuove basi in Antartide. Ufficialmente per controllare la situazione ambientale degli oceani. Ma non tutti sono disposti a credere alle dichiarazioni di Pechino. Che, nel frattempo, ha aperto una base anche nella Patagonia argentina. Ed ha suscitato le proteste dell’India per l’approdo, in un porto costruito dai cinesi in Sri Lanka, di una nave in grado di controllare il lancio di missili e satelliti.
Un’offensiva a tutto campo. D’altronde se si punta all’egemonia mondiale, passando per un confronto con gli Stati Uniti, non si può restare indietro rispetto agli avversari. Perché, attraverso i maggiordomi europei e gli alleati in Oceania, Washington può contare su una rete diffusa di controllo militare. Basti pensare al Muos in Sicilia oltre alle basi militari sparse ovunque, compresa proprio la Sicilia.
Dunque non può stupire questo impegno ad accrescere il numero di basi da parte della Cina che non avrebbe neppure bisogno di inventarsi giustificazioni di tipo ambientale. Perché ormai la sfida non è più solo per mare o per terra. Ma anche per cielo e nello spazio. Pechino è partita in forte ritardo ma sta recuperando. E sicuramente non mancherà l’India in questa corsa allo spazio.
Quanto al misterioso pallone, anche a Washington le perplessità non sono mancate. Perché ormai, attraverso i satelliti, si riesce a controllare ogni minimo particolare in qualsiasi territorio. Però la vicenda del pallone ha fatto saltare l’incontro, non ufficiale ma dato per scontato, del segretario di Stato Usa, Blinken, in Cina. Gli atlantisti italiani dei media di servizio avevano gongolato all’idea che Blinken potesse incontrare Xi Jinping prima che il leader cinese incontrasse Putin a Mosca, altro vertice annunciato da Mosca ma non confermato, né smentito, da Pechino.
Però adesso i chierici della disinformazione di regime festeggiano il rinvio deciso da Blinken perché ritengono che la Cina si ritroverà isolata. Dimenticando che la maggioranza della popolazione mondiale vive nei Paesi che non fanno parte del blocco atlantista.