Per Torino olimpica è quasi fatta. Il post di fine anno del sindaco di Baselga di Pinè, la località del Trentino che avrebbe dovuto ospitare le gare di pattinaggio di velocità sul ghiaccio, lascia trapelare una sorta di rassegnazione. Unita all’impegno di ottenere dal Coni e dal governo un adeguato risarcimento a favore della comunità dell’altopiano.
Dunque diventa sempre più concreta l’ipotesi di trasferire all’Oval le gare previste in Trentino. Con costi elevati per reintrodurre la pista del ghiaccio, ma comunque più contenuti rispetto ad una nuova struttura a Baselga. Difficile, però, che basti questo spostamento ad inserire Torino nella promozione olimpica. Resteranno le Olimpiadi di Milano e Cortina, del Veneto e della Lombardia. Al capoluogo subalpino poco più delle briciole.
E non cambierebbe molto anche nel caso in cui si decidesse di rimettere in funzione la pista di bob di Cesana. Ha ragione il sindaco del paese valsusino, Roberto Vaglio. Una spesa certamente elevata ed un ritorno di immagine non sufficiente. Ma, soprattutto, l’incognita del futuro. Il Coni si era già impegnato, in passato, a trasformare Cesana in una sorta di centro federale per gli allenamenti degli atleti del bob, dello slittino e dello skeleton. Impegno preso ed immediatamente dimenticato. Come sono stati dimenticati i trampolini di Pragelato.
Non a caso la pista di bob è stata svuotata dei liquidi refrigeranti e poi hanno provveduto i soliti “ignoti” a smantellare tutto l’impianto elettrico. Anche nel caso di Cesana, tuttavia, un ripristino della pista, seppur molto costoso, permetterebbe di risparmiare. Però diventa difficile fidarsi delle promesse del Coni per l’utilizzo post olimpico mentre gli amministratori locali hanno già progetti per una immediata eliminazione della pista e per l’utilizzo dell’area per iniziative turistiche.
Ma ci sarebbero problemi anche per un eventuale trasferimento della pista in un impianto già esistente in Austria. Con giochi che da Milano/Cortina diventerebbero Milano/Cortina/Torino/Innsbruck/Val di Fiemme. Un’assurdità. Ed allora il bob resterà a Cortina nonostante i costi assurdi, Torino avrà il pattinaggio e Baselga otterrà qualche risarcimento piccolo piccolo perché con l’attuale presidente della provincia di Trento non si può sperare in grandi successi.