Ma siamo proprio sicuri che il vero problema per gli italiani sia un Pd rappresentato da un guappo che si dimentica di essere il capo gabinetto di un inutile sindaco di Roma e, in un ristorante, si mette a minacciare di ammazzare il malcapitato con cui ha litigato? Con un altro esponente del medesimo partito che è nel gruppo dei minacciati?
In tutto questo la politica non c’entra nulla. D’altronde cosa ha di politico il nullologo Gualtieri, sindaco di una Roma che si merita un siffatto primo cittadino? Certo, il sindaco sa suonare Bella ciao alla chitarra, ma pare stiano per tramontare i tempi in cui era sufficiente la canzone copiata dalle mondine per far carriera. Ed è normale che, con un sindaco così, il suo povero capo gabinetto sia stressato e dia fuori di matto. Se poi ci si aggiunge l’arroganza da politico della parte giusta, le minacce diventano quasi scontate.
È invece passato sotto silenzio l’intervento, molto più pericoloso, del presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. Pericoloso innanzitutto perché Gualtieri ed il suo capo gabinetto non contano nulla mentre Bonaccini è candidato a sostituire Letta dopo il disastro elettorale del 25 settembre. E cosa ha detto il governatore rosso? Che vuol rendere obbligatoria la frequenza di asili nido e poi scuole materne a partire dalla nascita. Da zero a 3 anni, ha voluto precisare. Non per aiutare le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano. Macché. Bonaccini ha chiarito che non devono essere dei parcheggi per i piccoli, ma devono essere vere scuole. Dove – non l’ha detto ma era ampiamente sottinteso – possa iniziare dalla nascita l’indottrinamento dei pupi ad opera di insegnanti politicamente corretti.
In fondo non è altro che un allargamento della logica di Bibbiano. I bambini devono essere tolti alle famiglie e addestrati secondo le indicazioni del pensiero unico obbligatorio. Iniziando, magari, dall’alimentazione. Perché anche il cibo è cultura e deve essere indirizzato adeguatamente. Vuoi mica che il pupo cresca con la voglia di pane e salame, di pizza con il prosiutto (senza c, all’emiliana), di tortellini e cappelletti?
Ovviamente le funzionarie di partito provvederanno a fornire a genitore 1 e genitore 2 la lista dei cibi da somministrare a casa, la sera, per non turbare l’equilibrio del bambino in fase di indottrinamento.
L’unica speranza è rappresentata dalla cronica mancanza di nidi e scuole materne in buona parte d’Italia. Rendere obbligatorio ciò che non c’è è già un buon inizio per un’Italia progressista..
Davvero sicuri che il problema sia il guappo di Gualtieri?