“Dal baule della grande storia, consegnata a opere quali Uno cento mille Casinò di Sanremo e Agosti- De Santis dall’azzardo alla Cultura del gioco, Marzia Taruffi estrae lo scrigno del suo nuovo romanzo. Due sogni vi si intrecciano a distanza di un secolo: quello di Pietro (Agosti) e di Esterina/suor Vittorina e di Roberto/pronipote e architetto come Pietro, rientrato a Sanremo dall’Argentina per far risorgere il Teatro Principe Amedeo in una visione capace di unire rigore filologico e prospettiva futuristica, e Amelia, giornalista talentuosa, pronta ad aprire le braccia all’affetto ma decisa a proseguire nel proprio cammino professionale e intellettuale: la sua libertà.
Le due storie si intersecano in un sapiente gioco di specchi, con lo scavo di sentimenti sublimi, spasmodici e infine vittoriosi perché la vocazione prevale sull’ attrazione, l’Eterno sull’Immanente. Implacabile, vince il Destino. L’unione è lontananza. La vita diviene scelta di morte”.

Con questa motivazione, firmata dallo storico prof. Aldo Mola, il nuovo libro di Marzia Taruffi :”Il Podestà ed Esterina” (De Ferrari editore) si è aggiudicato il Premio Acqui edito/inedito 2020.
Un romanzo storico che si muove tra la realtà e il mistero, tra la favola e tempo reale alla ricerca di un filo conduttore di amore ed aspirazioni che attraversano i secoli in una Sanremo tra il profumo dei mandarini, ville Liberty e teatri scomparsi da ricostruire superando progetti già decisi in nome della bellezza e del recupero di un passato denso di significato e di potenzialità culturali.
Due esistenze si intrecciano tra le pieghe della Grande storia quella di Pietro ( Agosti) e di Esterina, e più di un secolo dopo quella del pro nipote Roberto rientrato dall’Argentina per ricostruire il teatro Principe Amedeo trovando l’aiuto determinante della giornalista Amelia. Il tempo scorre unendo vicende e famiglie, esperienze e destini che si intrecciano in un panorama unico dove si ergono due figure di donne simili se pur divise da destini che le sovrastano, portandole lontano dal “mare dei gelsomini” .

Sottolinea l’autrice, Marzia Taruffi, giornalista, scrittrice, al suo secondo libro dopo “D’Indaco era il mare”:“Sanremo è un mistero per la sua continua evoluzione, la sua capacità di essere borgo marinaresco e allo stesso tempo laboratorio di idee e città internazionale, meta dei personaggi più illustri della cultura, dello spettacolo e della politica del passato e del presente con testimonianze storiche che attraversano gli ultimi due secoli. Città magica dove tutto può accadere, anche che dal passato affiori una storia come quella che ho raccontato.”
Tutto inizia in una Sanremo di fine Ottocento.
“E’ il 24 aprile 1930. Una valigia zeppa di lettere, progetti e documenti viene affidata all’alba dal Podestà di Sanremo Pietro Agosti al fratello prima di partire per Roma, viaggio da cui non tornerà.
Il baule nasconde un segreto d’amore e di morte che attraversa i secoli e arriva oggi al nipote Roberto, giovane ingegnere. Roberto partirà dall’Argentina per ricostruire l’antico teatro sanremese Principe Amedeo, andato perduto nel 1944, e riscattare così l’impegno della sua famiglia, condannata al buio dell’oblio.
Troverà in un convento di clausura la storia di un amore eterno, quello per Esterina, ma non potrà evitare il destino che lo attende.

“Sarà quello che dovrà essere” nella Sanremo di oggi tra ville d’epoca Liberty, Canzoni e fiori ma senza il mare dei gelsomini, perduto nell’antico chiosco della Musica, che già alla fine dell’Ottocento sanciva l’amore per la cultura di Sanremo.” (Carlo Sburlati)
Marzia Taruffi, giornalista, saggista, scrittrice, laureata in Giurisprudenza, Cavaliere dell’ordine della Repubblica, responsabile dell’Ufficio Stampa e Cultura del Casinò di Sanremo, ha pubblicato nel 2020 il romanzo; “D’indaco era il Mare”.
Tra i suoi saggi: “Uno, Cento, Mille, Casinò di Sanremo.” ( 2015) Agosti De Santis Dall’azzardo alla cultura del gioco (2017) I Quaderni dei Martedì Letterari (2016-2018).
”Il Podestà ed Esterina” di Marzia Taruffi (De Ferrari editore)( 170 pagine 14,90 euro)