Il primo soccorso? È sessista! Dunque va vietato. I mentecatti statunitensi politicamente corretti hanno deciso che dovranno essere eliminati tutti i defibrillatori presenti nei luoghi pubblici. E dovrà essere mandato in galera chi si azzarderà a praticare la respirazione bocca a bocca a chiunque si trovi in stato di incoscienza. A guidare la nuova crociata non sono, questa volta, Asia Argento o Aurora Ramazzotti, ma due giornaliste yankee che hanno voluto confermare la definizione di Giorgio Gaber: “Non c’è popolo più stupido degli americani”.

Le paladine del pensiero unico obbligatorio hanno imparato a leggere ed hanno scoperto che, nella storia di Biancaneve, il principe azzurro sveglia la principessa con un bacio. E, dal momento che era priva di sensi, Biancaneve non ha espresso il consenso al bacio. Prima o poi le due paladine scopriranno che anche la Bella Addormentata (che, ironia del destino, si chiamava Aurora) viene risvegliata nello stesso modo, dunque anche la fiaba di Basile poi ripresa da Perrault e dai fratelli Grimm deve essere eliminata.
Ma è evidente che non ci si può fermare alle fiabe ed ai cartoni animati. Chi rischia di annegare e viene salvato da un bagnino dovrà poter esprimere il proprio consenso prima di essere rianimato con la respirazione bocca a bocca. Un consenso che dovrà essere ancora più esplicito, meglio se scritto, nel caso di utilizzo del defibrillatore che va posizionato in parti del corpo sessualmente rilevanti. Quanto, poi, al massaggio cardiaco, è evidente che non può essere consentito se non dopo la firma di una serie di documenti che dovranno essere compilati in ogni parte.
Perché la coerenza viene prima di tutto. E se il politicamente corretto impone che Biancaneve ed Aurora dormano per l’eternità poiché non hanno espresso il consenso prima di mangiare la mela e di pungersi con il fuso, per coerenza tutte le paladine del pensiero unico obbligatorio dovranno andare in giro con un cartellino appeso al collo in cui minacciano azioni legali contro ogni eventuale soccorritore privo di esplicito consenso preventivo. Con nome, indirizzo e numero di telefono del soccorritore prescelto. Astenersi aspiranti salvatori anonimi.

Le paladine in vacanza al mare dovranno passare in rassegna tutti i bagnini per individuare chi avrà l’onore di salvarle, quelle in montagna sceglieranno la squadra del soccorso alpino. Il problema nascerà quando tra i bagnini o tra i soccorritori alpini non si troverà la variante sessuale preferita dalle aspiranti vittime. Soprattutto in caso di vittime “fluide”. E bisognerà prevedere squadre composte da ogni variante di genere per estrarre dalle macerie le vittime di un terremoto.
Gaber, però, aveva torto. Si era illuso che la stupidità fosse concentrata in America, invece sta dilagando ovunque.