Il Papa
Il quinto arcano.
“Che la contesa dove si mutila il mondo riceva il bacio di una colomba invisibile”. (A. Jodorowsky)
Quando si è di fronte alla carta della propria vita è sicuro che si capisce poco o niente.
E’ sicuro che non se ne vuole parlare.
E’ sicuro che si vorrebbe passare oltre.
Ma attraversiamo. Il giorno offre questo.
In caso ci si ritornerà.
È la forza da ottenere.
Hai in testa una tiara d’oro con tre corone che rappresentano i tre livelli del corpo, della mente e dello spirito.
Nella mano hai la croce triplice e di fronte due personaggi che rappresentano la possibilità di scelta.
Sei la prima carta nella quale non si è soli.
E la tua mano è benedicente.
Apprendi e insegni la clemenza remota verso se stessi, che è necessario ritrovare per l’incontro meraviglioso con la forza dell’amore, l’accoglienza di se stessi e degli altri.
Forse si può dire che non c’è insegnamento senza esperienza vera.
Forse si può dire che toccare con mano, avere i segni sulla pelle costituisce il titolo vero per insegnare.
E allora grazie alla vita per le moltissime cose che ho imparato, per la curiosità che mi ha donato, di sapere di tutto un po’ qualcosa.
E grazie alla vita se qualcosa sono riuscita a trasmettere.
Sei il ponte verso un nuovo ideale, tra materia e spirito.
Perciò andiamo avanti.
Sei il numero 5, vitalità e intelligenza
Se fossi un simbolo saresti il pentacolo, i quattro elementi, aria, acqua, terra e fuoco, più la libertà di esprimerli al massimo.
Se fossi un colore saresti il rosso, il rosso sangue, che esprime attività amore e fuoco spirituale.
Se fossi una gemma saresti il granato, che infonde gioia di fare, dinamismo, iniziativa e porta fortuna in amore, affari e studio.
Se fossi un fiore saresti la rosa rosso scuro, che esprime bellezza inconsapevole.
Potresti essere i meravigliosi versi di una canzone che ancora non conosco.