Che cosa saranno mai 20 anni di fronte all’eternità? Praticamente nulla. Però se sei un imprenditore che vuole realizzare un’opera che cambierà il waterfront di Livorno, 20 anni pesano, eccome. Lo spiegano Paolo Vitelli e Marco De Paolis, del consiglio d’amministrazione di Porta a Mare Spa, che dopo il lungo pazientare possono finalmente festeggiare poiché il 12 marzo il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Stefano Corsini, ha firmato il Provvedimento finale che autorizza la formalizzazione dell’Atto di concessione a favore della società Porta a Mare.

“Il Porto turistico di Livorno, parte integrante e fondamentale del più ampio processo di trasformazione urbanistica dello storico Cantiere Orlando nella cosiddetta “Porta a Mare di Livorno”, già previsto da oltre 20 anni nel Master Plan dei porti della Regione Toscana, avrebbe dovuto decollare nel 2005” ricordano Vitelli e De Paolis. Una struttura affascinante, storica, il porto Mediceo che, a sua volta, aveva trasformato precedenti insediamenti Pisani e Genovesi.
Ma era necessario mettere d’accordo tutti gli Enti, soprattutto militari, ed i circoli nautici, che nel Porto Mediceo avevano proprie attività e interessi. Fu così che nell’Agosto del 2007, a Palazzo Chigi sotto l’egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dopo anni di trattative, fu sottoscritto un Accordo di Programma da ben 15 tra Ministeri ed Enti pubblici, fra cui ovviamente il Comune di Livorno, l’Autorità Portuale, la Regione Toscana ed i vertici delle Forze Armate interessate. Già il coinvolgimento di tutti questi enti e ministeri dà un’idea della complessità dell’operazione.
L’Accordo di Programma definiva con assoluta chiarezza ruoli, responsabilità, competenze, diritti e doveri delle parti in causa per la realizzazione del porto turistico. Tutto fatto, dunque? Macché.
Infatti furono necessari altri 14 anni per dare esecuzione all’accordo.
“Solo il paziente lavoro di messa a punto dei dettagli da parte dell’Autorità di Sistema Portuale sotto la guida del suo Presidente Ing. Stefano Corsini, ha permesso – proseguono Vitelli e De Paolis – di chiudere il cerchio nel rispetto dell’interesse collettivo, anche destinando, a condizioni di favore, una cospicua parte del porto turistico ai circoli nautici già presenti in loco”
A seguito del lungo e complesso iter amministrativo, il Comitato di Gestione dell’Autorità a dicembre 2020 ha espresso parere favorevole al rilascio della concessione demaniale, indicando precise linee guida e venerdì scorso è arrivata la firma.

“Il presidente Corsini, trovandosi al termine del suo mandato, ha voluto, per eleganza procedurale, lasciare al suo successore la firma del documento finale, ma è sotto la sua presidenza che si è giunti alla puntuale definizione del progetto”.
Porta a Mare esprime soddisfazione per aver raggiunto questo traguardo e si dichiara ansiosa di formalizzate l’iter per dare inizio ad un’opera strategica per Livorno. Perché permetterà di rilanciare il porto Mediceo non soltanto per accogliere imbarcazioni ma anche con attività commerciali di contorno di livello elevato in grado di attrarre investitori e turisti con notevole capacità di spesa.