La Corte Costituzionale ha reso ammissibile il referendum sulla Legge Severino, il cui nome si riferisce all’ex ministro della Giustizia Paola Severino. Per poter scegliere consapevolmente, andiamo a capire il quesito del referendum in questione.
Perché la legge si chiama Severino?
Appunto, il nome riprende il cognome della celebre ex ministra della Giustizia, Paola Severino. Ha avuto questa carica dal 2011 al 2013, durante il governo Monti. Prima donna ad aver ricoperto questa carica nell’intera storia italiana. Aveva destato curiosità il fatto che fosse la ministra più ricca del suo governo.
Dal 2018 Paola Severino è vicepresidentessa dell’Università Luiss Guido Carli, fino al 2016 era rettrice. Dal 1997 al 2001 è stata la vicepresidente del Consiglio della magistratura militare. Ha realizzato la legge sua omonima con Filippo Patroni Griffi.

Che cosa prevede?
Ecco il titolo del decreto legislativo del 31 dicembre 2012, n. 235:
“Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, a norma dell’articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n. 190”.
Per avere più informazioni al riguardo, si consiglia la visualizzazione del seguente link.
Il Comitato Giustizia Giusta ha promosso il referendum sulla legge Severino. Si vuole restituire ai giudici la facoltà di decidere caso per caso.
I più celebri casi dell’applicazione della legge Severino
Sono principalmente tre i casi più famosi in cui questa legge è stata applicata, anche se sono stati riabilitati successivamente:
- Silvio Berlusconi, condannato a quattro anni per frode fiscale, decaduto da senatore e ineleggibile per sei anni dall’ultima sentenza, per poi essere riabilitato nel 2018;
- Luigi De Magistris, condannato a un anno e tre mesi per abuso d’ufficio;
- Vincenzo De Luca, condannato per un anno per abuso d’ufficio.

Il testo del referendum sulla legge Severino e le opinioni
“Volete voi che sia abrogato il Decreto Legislativo 31 dicembre 2012, n. 235 (Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi, a norma dell’articolo 1, comma 63, della legge 6 novembre 2012, n. 190)?”
I cittadini dovranno decidere il destino di questa legge. Voteranno no coloro che sono a favore del decreto, quindi chi pensa che, grazie ad essa, il livello di corruzione in Italia sia sceso. Voterà sì chi pensa che i giudici debbano tornare ad avere la facoltà di decidere caso per caso. Insomma, chi pensa che la legge Severino sia stata un fallimento.
Se siete interessati ai referendum di giugno, leggetevi anche l’articolo riguardante le proposte di referendum bocciate dalla Corte costituzionale!