Un ricordo, in due puntate sulla RAI, del miracolo della squadra di basket di Caserta. E, immancabile, la definizione: il riscatto del Sud. Peccato che, dopo uno scudetto strameritato, sia arrivata non solo la retrocessione ma anche il fallimento. E lo scudetto del Napoli calcio? Un riscatto. Così come ogni successo in ambito sportivo, culturale, scientifico. Il riscatto. Ma, a forza di “riscatti”, il Sud non riesce mai a decollare. E si ritrova alle prese con gli stupri di Palermo, di Caivano. Con il record di richieste di reddito di cittadinanza. Con i problemi della sanità, con i record negativi nelle prove Invalsi a fronte di record nei voti alti.
Ed ora, impietose, arrivano anche le analisi su un turismo con potenzialità immense e con risultati modesti se confrontati con realtà analoghe. “Oggi il Sud che, ancora nell’Ottocento, era la più rinomata destinazione di viaggiatori e intellettuali europei, riesce ad attirare (includendo anche la Sardegna e l’Abruzzo) meno visitatori internazionali delle sole isole Canarie che hanno meno abitanti della sola provincia di Napoli e un paesaggio reso lunare dai vulcani 250 anni fa”. Il solito leghista antimeridionale? Macché, l’analisi è di Francesco Grillo sul Mattino di Napoli.
“Il Sud, che può contare su 5.500 degli 8.000 chilometri di costa del Paese più bello del mondo – prosegue Grillo – fa molto peggio di tutti i propri concorrenti più simili: non solo della Spagna, ma anche della Grecia, della Croazia e delle grandi isole del Mediterraneo». E il riscatto? Non segnalato. Anche perché la situazione sta peggiorando. “Vent’anni fa, secondo i dati del Ministero dei Beni Culturali, la Reggia di Caserta vendeva tre volte più biglietti che nel 2021, e a Carlo III (che la commissionò a Vanvitelli nel 1734, ndr) non farebbe piacere sapere che la Versailles del cugino Luigi XIV ne richiama trenta volte di più”.

Grillo si occupa del Sud ma, in realtà, le accuse rivolte ai suoi conterranei per la gestione del turismo potrebbero tranquillamente essere estese al resto della Penisola, con qualche meritoria eccezione che rappresenta, appunto, una eccezione. Il problema è che il famigersto riscatto del Sud si è basato sull’imitazione degli errori del Nord. Perché se i prezzi assurdi il turista se li aspetta a Cortina, non li accetta in una località semisconosciuta delle Alpi ma nemmeno in un paesino con scarsi servizi sulle coste meridionali.
Ed i turisti spennati in questa estate dai rincari indecenti, avranno forti tentazioni per scegliere mete diverse, all’estero, il prossimo anno. Tanti, maledetti e subito: si incassa oggi fregandosene del domani. Nella convinzione che un po’ di protesta e tante lacrime ipocrite permetteranno di far arrivare denaro pubblico per sostenere i furbetti dello scontrino senza più turisti. E il riscatto?