Ma è più ridicola la sfilata nordcoreana di fronte ad un Kim Jong-un saltellante e giocoso o la comparsata di Lamorgese per spiegare agli inglesi come (non) si ferma l’invasione dei clandestini. Indubbiamente l’aspetto più ridicolo – anche offensivo per l’intelligenza di chi ascolta – è il servizio o il servilismo della giornalista televisiva che supera ogni limite del buon gusto sostenendo che i ministri inglesi ascoltavano attenti le indicazioni di Lamorgese perché il ministro italiano ha una profonda esperienza.
Esperienza di fallimenti, senza dubbio. Così gli inglesi avran preso nota di come si muove il ministro italiano per poi fare il contrario. Tanto, peggio dell’Italia non sarà. Di sicuro Lamorgese non ha fatto scuola in Polonia dove sono state create barriere di filo spinato per bloccare i migranti. Esattamente come in Ungheria. Ed anche la Grecia punta sui muri di difesa. Per una indignazione senza fine dei media italiani che vorrebbero una politica europea condivisa sui migranti. E non si accorgono che tutto il resto d’Europa condivide l’idea di non spalancare i porti a chiunque voglia approfittare, gratuitamente, del welfare europeo.
Quanto a Kim, che non fa sfilare i missili e li sostituisce con le milizie di operai e contadini in tuta arancione e maschere antigas, in assetto anti Covid, avrà provocato – come ironizza Pietrangelo Buttafuoco sul Quotidiano del Sud – crisi di invidia nel ministro Speranza. Anche lui sogna le legioni di eroici combattenti anti Covid, in tuta e mascherina, pronti ad affrontare gli italiani disubbidienti ed a riempire di piombo – come pretende il compagno Cazzola – eventuali no vax sopravvissuti.
Ora aspettiamo fiduciosi la visita di Giggino in Corea del Sud (ci vorrà un po’ prima di scoprire che Kim è il leader della Corea del Nord) per andare ad apprendere le tecniche del consenso e del comando. E poi tutti in tuta per dimostrare fedeltà al governo di Sua Divinità Mario Draghi.