Di fronte all’ignobile comportamento del ministro Speranza, neo “migliore” ed ex incapace, è assordante il silenzio della sinistra. Soprattutto di quella del Nord, dove gli effetti della disastrosa politica anti Covid si fanno sentire maggiormente. Non ci si può nascondere dietro i niveaux différents, perché non c’è nulla da differenziare. O si sta con chi rovina le imprese con chiusure improvvise o si sta con chi è rovinato da provvedimenti scellerati. O si sta con chi non è in grado di far arrivare i vaccini russi e provoca ritardi nella somministrazione, oppure si sta con chi vuole tornare a vivere.

Ci sarà tempo per chiarire se Speranza ha deciso la sua porcata per distruggere il turismo alpino, per colpire le Regioni amministrate dal centrodestra, per mandare un avvertimento alla Lega con cui dovrà governare, per far sapere a Draghi che esiste anche LeU o, semplicemente, perché non è capace a fare il ministro. In ogni caso è persino riuscito ad ottenere il plauso di una parte della popolazione, persino al Nord.
Perché non è solo il sonno della ragione a generare mostri, ma anche il sonno del coraggio. Si è andati avanti per un anno con il terrorismo di Stato e siamo al punto di partenza, ma con un’economia in situazione disastrosa, con le famiglie in crisi anche a livello psicologico, con studenti sempre più ignoranti. E con un debito pubblico cresciuto a dismisura per poter creare la distruzione generale.
Ma i “migliori” non vogliono mollare. Sono pronti a cancellare le elezioni comunali di primavera. Sono pronti a vietare comizi, incontri, confronti. Basta con questa democrazia che fa male alla salute. Basta con i divertimenti, basta con la cultura (per questo va benissimo Franceschini come ministro), basta con le occasioni di socialità.

Le reclusioni di massa le decidono i più vigliacchi, i delatori da balcone, le spie da poggiolo. Che sono liberissimi di chiudersi in casa, ma si sentono sminuiti se non lo fanno anche gli altri. Come osano divertirsi, dopo una giornata di lavoro, mentre i vigliacchi tremano anche quando arriva il bonifico del reddito per renitenti alla vanga? Non si sa mai che il virus si diffonda anche via whatsapp.
Ma lasciata ai vigliacchi la possibilità di sopravvivere a se stessi, non è più accettabile che il loro terrore impedisca agli altri di scegliere di vivere e non di sopravvivere. Con dei rischi, certo. Che ci sono anche quando si attraversa la strada o si passa sotto i balconi dove le spie stanno appostate.

Questo, però, non piace ai “migliori”. Perché uscire, incontrarsi, lavorare e divertirsi, significa riappropriarsi della propria vita. Riscoprire i propri diritti di “animali sociali”. E socializzare, creare comunità vuol dire mettere in dubbio l’ordine imposto da un potere marcio che si può mantenere solo con la paura. Quella che genera mostri nelle menti fragili di chi si adegua al pensiero unico obbligatorio.