Qualcuno se lo ricorda Bassetti, sì proprio il modello di eleganza tra i sedicenti esperti, quando ordinava di correre a fare la seconda dose di vaccino, ovviamente risolutiva e che non avrebbe comportato nessuna terza dose? Qualcuno se li ricorda i suoi compagni portatori di sventura quando irridevano i tamponi, del tutto inaffidabili? Poi, però, i menagramo ci hanno provato gusto ed hanno ripreso a terrorizzare un popolo che il massimo di eroismo lo dimostra ormai solo tuffandosi in area alla ricerca del rigore.
I risultati della nuova campagna terroristica non si sono fatti attendere. “I primissimi dati di dicembre, elaborati dal Centro studi di MIO Italia, evidenziano che il comparto della ristorazione (Horeca) sta registrando in media il 40% di incassi in meno rispetto allo stesso periodo del 2019, con punte – afferma Paolo Bianchini, presidente dell’associazione di categoria Mio Italia, Movimento Imprese Ospitalità – anche di meno 55%. E non è ancora finita, perché ci sono le incognite di Natale e Capodanno, in genere giorni clou: se la tendenza negativa non si arresterà, nei locali sarà il deserto”.
Per evitare ogni dubbio, aumentano tra le fila dei governativi coloro che vogliono imporre per il cenone di capodanno non solo il doppio o triplo vaccino ma pure il tampone. “È dalla metà di novembre – prosegue Ferdinando Parisella, segretario nazionale del Mio Italia – che, grazie al terrorismo diffuso da tutte le tv con telegiornali e trasmissioni varie, si è arrivati a svuotare i ristoranti la sera”. Imporre anche il tampone, al di là dei problemi logistici, significherebbe distruggere ogni possibilità di ripresa per l’intero comparto.
Bianchini aggiunge che le cifre reali sono molto distanti dalla propaganda trionfalistica sulle stime del Pil: “Di fatto, i ristoranti sono aperti – così c’è la scusante per non concedere nuovi Ristori – ma semivuoti”. E Parisella insiste sulla scorrettezza di una informazione di regime che mostra solo i ristoranti durante il pranzo di sabato e domenica: “Mandate le vostre telecamere il lunedì, il martedì, il mercoledì, il giovedì e il venerdì. Troverete il coprifuoco nei fatti. È con questo subdolo modo di agire, che stanno devastando ancor di più la ristorazione con tutta la sua filiera”.
A questo si aggiungono gli aumenti delle materie prime, un’inflazione che è doppia rispetto a quella ufficiale, un fisco assatanato che ha preteso, proprio in questa fase, il pagamento di tutte le rottamazioni. Senza dimenticare la totale incapacità del governo dei Migliori di difendere le specialità italiane dell’enogastronomia dagli interventi assurdi degli euro cialtroni.
E forse si illude, Bianchini, quando pensa di spaventare il governo ed i suoi servi ricordando che il comparto Horeca è trainante per l’economia italiana. I tecnocrati ed i chierici della disinformazione vogliono azzerare l’economia di questo Paese per trasformarlo nel Bangladesh dell’Europa al servizio degli Stati Uniti.