La crisi del giornalismo italiano non è evidenziata solo dalle menzogne su tutto ciò che riguarda la disinformazione sui temi sensibili (Covid, economia, invasioni, politica estera ed interna) ma anche e soprattutto dalle idiozie che non hanno alle spalle interessi particolari ma solo la crassa ignoranza di chi spara assurdità a casaccio. Così è evidente che il Tg 5 non ha la minima credibilità nei servizi storici affidati a Olla o negli editoriali di Mimun o nelle indignazioni a senso unico di Cesara Buonamici.
Ma diventa imbarazzante quando il tg Mediaset affronta l’attualità con la medesima tendenza alla menzogna. Nei giorni scorsi Elena Guarnieri ha raccontato la “fuga dalla Valle d’Aosta“ a causa dei rischi di crollo di un ghiacciaio del Monte Bianco. Fuga dalla Valle d’Aosta, ha sostenuto. Non da Courmayeur, ma dalla Valle intera. Eppure la chiusura per rischio crollo, chiusura ora revocata, riguardava ben 75 persone costrette a lasciare un’area della Val Ferret che rappresenta lo zero virgola qualcosa del territorio comunale. Non regionale, solo comunale.
Particolari irrilevanti per la conduttrice che prospettava esodi biblici, fughe di massa. Controllare la notizia, prima di lanciarla in prima serata? Macché, troppo faticoso. E poi che titolo sarebbe “evacuate 75 persone”? Non interesserebbe nessuno. Meglio raccontare una inesistente ed inverosimile fuga dalla Vallée. Perché non bastavano le politiche idiote del governo per penalizzare il turismo, servivano anche le narrazioni di immani ed inesistenti disastri naturali.
Poi si può pure pensare che Courmayeur si sia meritata un comportamento di questo genere: sacrosanta punizione per aver idolatrato per anni personaggi come Fornero, Deaglio, De Rita. Loro spacciavano menzogne sulla realtà italiana e, per contrappasso, le menzogne hanno colpito il paese che li ospita. Però l’informazione dovrebbe essere qualcosa di molto diverso.