Le partite di cartello di questa quint’ultima giornata di serie A si sono giocate sull’asse Torino Milano. Le motivazioni che spingevano Inter e Juventus, che sino incontrate sabato sera a San Siro, e Torino e Milan che si sono affrontate ventiquattr’ore dopo, all’ombra – si fa per dire – della Mole, erano diverse e diverse le poste in palio.
La Juve giocava per la gloria, i record, il prestigio; ma con lo scudetto già in tasca dimostrava di non aver ancora smaltito del tutto lo Champagne della settimana scorsa e subiva l’arrembaggio dell’Inter per almeno un’ora. Un assalto che si concretizzava già al settimo minuto del primo tempo quando Naiggolan sparava un fendente da quaranta metri che Szczesny sfiorava soltanto. Da quel momento i nerazzurri avrebbero anche potuto dilagare, ma non ci sono riusciti. E quando i bianconeri si sono scossi dal loro torpore sono riusciti a riequilibrare la gara con il solito CR7 e nel finale hanno persino rischiato di vincere. Buon per l’Inter che lo abbiano fatto senza eccessiva convinzione, dimostrando che un pari, tutto sommato, gli andava anche bene.
Altra storia all’Olimpico Grande Torino. Il Toro affrontava il Milan in una partita decisiva per la zona Europa. Fin dall’inizio si capisce che i granata ci credono di più, tant’è vero che il Milan è costretto a spendere tre ammonizioni nei primi 15 minuti. Il risultato resta in equilibrio per un’ora quando l’arbitro fischia un rigore che Belotti mette alle spalle di Donnarumma. Poi i rossoneri prendono una traversa, ma al 69’ Berenguer raddoppia con un tiro al giro da fuori area. Cuore e grinta per il Toro e gran confusione per il Milan, che viene raggiunta a quota 56 punti. E venerdì prossimo, sempre all’ombra della Mole, ci sarà il derby.
Ancora per la zona Europa la Roma domina e vince contro il Cagliari, apparso troppo rinunciatario fin dall’inizio, tanto che i giallorossi erano già avanti di due reti a zero al quarto d’ora. La partita finirà 3-0 ma il quarto posto non è affatto sicuro per i romani che devono far attenzione alle inseguitrici, prima fra tutte l’Atalanta.
Dice addio all’Europa la Sampdoria che perde in casa 1-2 contro la Lazio. I biancazzurri erano in vantaggio per due a zero già dopo venti minuti, grazie a un primo tempo aggressivo, dinamico e ben giocato. Poi, poco prima della fine della prima frazione i padroni di casa restano in dieci per l’espulsione di Ramirez: rosso diretto molto severo – diciamo pure troppo. Nel secondo tempo la Samp si riscuote e accorcia con Quagliarella, che consolida il primato di gol in serie A e raggiunge quota 150 reti nel nostro campionato. Ma non basta un finale rocambolesco a sbloccare l’1-2 finale.
Sarà battaglia fino alla fine nella fascia che va dai 58 ai 55 punti, in cui si trovano Roma, Atalanta, Milan , Torino e Lazio. Dopo che Juve, Napoli e Inter possono dirsi – salvo sorprese – sicure di giocare la Champions, resta un posto per questo torneo e due per l’Europa League. Il che renderà molto interessanti le ultime quattro giornate di campionato.
In fondo alla classifica, dopo la sconfitta dell’Empoli in casa del Bologna, e del Frosinone con il Napoli, Chievo-Parma e SPAL-Genoa finiscono entrambe 1-1. Il che consente a SPAL, a 39 punti (quasi salva), Parma, a 37 e Genoa, a 35, di allontanarsi di un punticino dai 29 dell’Empoli che, al momento, significano serie B. Ma tutto è ancora da decidere. In attesa anche della gara di stasera tra Atalanta e Udinese, anche se i bergamaschi, dopo la qualificazione alla finale di Coppa Italia, sembrano in gran forma e sentono sempre più forte il profumo di Champions.
La giornata si chiuderà stasera alle 21,00 con Fiorentina Sassuolo, due squadre che a questo campionato non hanno più niente da chiedere.