Un carabiniere impazzito spara ad un suo comandante e lo uccide. Un uomo impazzito entra in un supermercato ed ammazza un cliente a lui sconosciuto. È uno stillicidio inarrestabile di gente che impazzisce e uccide. Non la solita giustificazione di comodo del raptus di chi ammazza la propria compagna o il proprio marito per ragioni ben chiare ma nascoste con la scusa del raptus improvviso. No, quelli che aumentano sono gli episodi di violenza contro sconosciuti, contro passanti che hanno avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
In realtà a sbagliare sono commissioni mediche che lasciano circolare liberamente individui pericolosi. Sono servizi sociali che non si accorgono dei problemi mentali di coloro che seguono. Sono le famiglie sempre pronte a giustificare episodi di violenza del proprio congiunto. Sono i rappresentanti dello stato che preferiscono non vedere, non sentire e comunque non intervenire per non avere problemi.
E sono tutti coloro che hanno tenuto in reclusione milioni di italiani con la scusa del Covid. Fregandosene delle conseguenze mentali, così come hanno ignorato le conseguenze dei vaccini. Ma abbiamo Mattarella, noto scienziato e virologo di chiara fama, che pontifica sugli effetti miracolosi della strategia “Speranza”. Poi, certo, si è corsi ai ripari con i bonus psicologo, ovviamente insufficienti rispetto alle richieste.
Ma chi è impazzito non sente la necessità di farsi seguire. Ed allora esce di casa ed ammazza il primo che incontra. La vittima in quale classifica la inseriamo? In quella dei morti per Covid o in quella delle vittime della segregazione, del distanziamento sociale, dello “state a casa”?
Ragazzi sempre più fragili nelle scuole, adulti sempre più fragili a casa o sul lavoro, atleti con problemi cardiaci, malattie un tempo rare che diventano frequenti. I capolavori di Speranza e dei suoi complici, a partire dai suoi burattinai. Ma qualcuno dice che va bene così, è quel qualcuno è un uomo d’onore. Senza alcun riferimento alla mafia, bensì a Shakespeare (adesso, con Sangiuliano, possono persino farsi spiegare il contesto)