Sua Divinità è pronto ai miracoli. In 4 anni verranno realizzate tutte le infrastrutture indispensabili per trasformare l’Italia in un Paese d’avanguardia; anche il più piccolo paese inerpicato sui monti avrà collegamenti in rete superveloci; la burocrazia sparirà e sarà sostituita da esperti iper efficienti che risolveranno i problemi dei sudditi prima ancora che emergano; le industrie saranno tutte sostenibili sotto l’aspetto ambientale ed estremamente competitive sui mercati internazionali. La sanità si confonderà con il trattamento benessere per super ricchi; si raggiungerà la piena occupazione.

È mancato solo l’impegno a far vincere lo scudetto a tutte le squadre contemporaneamente e poi il quadro del piano pernacchia (Pnrr) sarebbe stato perfetto.
Perché, in fondo, che ci vuole ad ottenere tutto e subito? In cambio di un piccolo sacrificio richiesto dal Pd: manteniamo il coprifuoco e tutto si realizzerà presto e bene.
Poi, però, arrivano i soliti guastafeste a rovinare il discorso del “nuovo Degasperi”. Arrivano e spiegano, con i dati, che le mafie si sono inserite senza problemi nel settore turistico. Perché i criminali ci credono a differenza di Speranza. E, grazie ai demenziali provvedimenti del governo, i mafiosi delle varie obbedienze stanno strozzando gli imprenditori in difficoltà. Ma le istituzioni si occupano di mascherine da portare in spiaggia.
Probabilmente, mentre Sua Divinità illustrava la pernacchia, le mafie stappavano champagne. Perché gli appalti con controlli ridotti, per ridurre i tempi dei lavori, sono un’opportunità meravigliosa, da non perdere. Tanto le truppe di Lamorgese saranno impegnate a misurare le distanze tra i tavoli dei ristoranti.

Quanto alla burocrazia, il miracolo è indispensabile. Perché motivare legioni di impiegati non sarà facile. E ridurre le pratiche inutili sarà anche più difficile. Il tutto, ovviamente, dans l’espace d’un matin. Perché bisogna fare in fretta. Da qui a 4 anni l’Italia sarà un giardino, le infinte brutture saranno eliminate, i rifiuti saranno completamente riciclati, le cattedrali nel deserto svaniranno o si trasformeranno in capolavori architettonici, la scuola avrà solo ottimi insegnanti che prepareranno legioni di intellettuali in ogni campo. Non ci sarà più bisogno di espatriare perché le aziende italiane offriranno salari in grado di attrarre cervelli da ogni parte del mondo, ma senza speranze perché i nostri diplomati e laureati saranno i migliori.
In fondo Sua Divinità cosa chiede: serietà, impegno, onestà, competenza, intraprendenza. In pratica tutte le doti che hanno caratterizzato il popolo italiano negli ultimi decenni. O forse no?