La casa editrice indipendente Buendia Books, da sempre aperta alle sperimentazioni intelligenti e profonde, inaugura con “PSICO PORNO. Dodici racconti alla ricerca di Eros” (€uro 15,00 p. 202) una nuova serie editoriale. Le autrici sono Valeria Bianchi Mian Psicologa- Psicoterapeuta di orientamento junghiano, Debora Riva Psicologa, che ha scelto da subito di rivolgersi all’Underground, trattando tematiche connesse all’appartenenza a culture alternative, e ai risvolti identitari e sociali correlati e Laura Salvai Psicologa- Psicoterapeuta di orientamento cognitivo- comportamentale, Sessuologa clinica F. I. S. S. (Federazione Italiana Sessuologia Scientifica).
Le tre autrici hanno arricchito il libro con un glossario unito a illustrazioni in bianco e nero di Valeria Bianchi Mian cui hanno contribuito anche Debora Riva e Laura Salvai che fanno da guida ai lettori nella lettura dei dodici racconti nei quali si dipana la ricerca di Eros nei suoi aspetti più insoliti (feederismo, feticismo, bondage, masochismo, kink, necrofilia, squirting), trattati con un amalgama delle differenti cifre stilistiche che crea un caleidoscopio di emozioni, colori, sensazioni, sentimenti, profumi, suoni che avvolgono e coinvolgono lettori e lettrici.
In “Pornutopia” di Valeria Bianchi Mian, la lotta per la sopravvivenza e la fuga per la salvezza, intrecciati in una trama tesa e mozzafiato, si scioglieranno in un colpo di scena inimmaginabile. “Memorie di un dildo” di Debora Riva offre un punto di vista ironico di Eros dalla prospettiva di un insolito osservatore. In “Feedee” di Laura Salvai l’amore trasmesso attraverso il cibo, rivela in un crescendo duro e agghiacciante, il suo lato disumano e di possessivo totalitarismo.
I racconti citati dimostrano l’ammirevole bravura delle scrittrici nello sviluppare temi scabrosi e controversi, senza vellicare gli istinti più bassi di chi legge ma, al contrario, stimolandone le capacità di riflessione su di sé e sulla società di cui è parte, illuminando gli altri volti dell’amore nei loro chiaroscuri, grazie a una profonda capacità di rielaborazione dei miti unita a una capacità stupefacente di simbiosi con generi letterari come il noir, esaltati sapientemente dall’elemento grafico, in una polifonia narrativa avvincente in cui il linguaggio si fa corpo e il corpo linguaggio.