In attesa che il primo agosto vengano comunicati i dati sulle immatricolazioni di luglio in Italia, l’Anfia ha realizzato la consueta analisi sull’andamento dei principali mercati automobilistici mondiali a giugno e nel primo semestre. Ne emerge un quadro non proprio rassicurante per il settore.
Perché è vero che il mese scorso ha fatto registrare una crescita del 5,1% nell’Unione europea e nei mercati EFTA (Islanda, Norvegia e Svizzera), ma l’Italia ha subito una brusca battuta d’arresto (-7,3%) interamente imputabile a Fca (-19,2% in Italia con conseguente flessione del 2,6% a livello europeo).
Per l’Europa l’incremento semestrale è del 2,8% mentre l’Italia perde l’1,4%.
Non va meglio alla Turchia che nei primi 5 mesi (ultimo dato disponibile) ha registrato un calo del 2,1%, accentuato a maggio (-3,9%).
Andamento opposto per la Russia che, a giugno, ha visto le consegne di auto nuove aumentare del 10,8%. A prima vista si tratta di un rallentamento rispetto ai mesi precedenti, che porta l’incremento semestrale al 18,2% ma, in realtà, la frenata di giugno è un problema di crescita perché la forte domanda dei mesi precedenti ha prosciugato le scorte e dunque le consegne vengono posticipate. In Russia, ricordano all’Anfia, è nettamente migliorato il clima di fiducia delle famiglie ed il successo, oltre le attese, dei mondiali di calcio potrebbe fornire una ulteriore spinta alla fiducia ed agli acquisti.
Paradossale la situazione negli Stati Uniti dove l’economia cresce a ritmi sostenuti e la vendita di veicoli leggeri è cresciuta del 5,4% a giugno e del 2% su base semestrale. Ma in realtà crescono solo i veicoli commerciali mentre continua il calo di consegne delle auto, con una flessione del 7,4% il mese scorso.
Negativo l’andamento anche in Canada (-1,6%) e in Messico (-6,1%). E il dato comprende anche i veicoli commerciali leggeri.
Problemi crescenti anche in Sud America. Il Brasile registra ancora un incremento delle consegne di auto pari all’1,4%, ma si tratta di una brusca frenata rispetto ai primi mesi dell’anno ed il semestre si chiude con una crescita del 13%. Va peggio in Argentina dove la crisi economica si è ormai estesa al ceto medio. Solo 42mila le auto consegnate a giugno, con un crollo del 24,9% rispetto al giugno 2017.
Infine l’Asia dove il Giappone vede le immatricolazioni calare del 5,3% a giugno e del 2,3% dall’inizio dell’anno mentre rallenta anche la Cina con un incremento del 2,3% lo scorso mese che fa diminuire al 4,6% l’incremento del semestre.