Scritta da Giuseppe Izzinosa con la regia di Anna Bonasso “La valigia” va in scena mercoledì 4 aprile alle 20,45 al Teatro Giulia di Barolo di Torino
La commedia è divisa in quattro atti che rappresentano quattro episodi a se’ stanti aventi tutti per filo conduttore la valigia che appartiene ad uno dei protagonisti e che assume significati differenti a seconda del contesto in cui viene calata.
Nel primo atto troviamo una coppia di mezza età, Teresa e Giancarlo, che travolta da una tragedia dovrà condurre un nuovo modo di vivere.
Nel secondo atto uno studente universitario e un uomo adulto si incontrano nella sala d’attesa di una stazione ferroviaria e dal dialogo che nasce fra i due, si innesca un desiderio di rivalsa sulla vita con un finale a sorpresa.
Nel terzo atto un attore troverà nei propri ricordi la consolazione ai suoi ultimi anni e nel quarto una madre e una figlia in procinto di partorire, dopo un’accesa conversazione risolveranno drammi e tensioni familiari.
In questo suo racconto teatrale, Giuseppe Izzinosa, prende spunto da una valigia come oggetto non in quanto tale, ma come comune denominatore di storie che, seppur differenti fra loro, lo condividono e intorno ad esso e alla sua ingombrante discreta presenza, si sviluppano gli episodi che trattano la tragedia umana nelle sue cose minime e grandi che accompagnano il vivere quotidiano.
Una valigia oltre a rappresentare il simbolo di un viaggio è anche un contenitore metaforico, che raccoglie memorie e ricordi. È un punto di arrivo. La vita è come una valigia da riempire prima di un lungo viaggio, vorremmo portare con noi ogni cosa che ci appartiene, ma dobbiamo fare attenzione a quello che riponiamo nella valigia della nostra vita, per non appesantirla. È necessario alleggerirla di ogni bene materiale e portare con noi ciò che ha veramente valore.
Per prima cosa i ricordi più belli, i nostri sentimenti, la comprensione e l’accoglienza perché non tutti quelli che incontreremo nel nostro cammino avranno le nostre stesse idee e parleranno la nostra stessa lingua. Il coraggio perché senza di esso non troveremo mai la forza di partire e andare alla ricerca della vita, la curiosità per non perdere mai la voglia di scoprire qualcosa di più del nostro senso di esistere. La speranza che il viaggio che stiamo affrontando non sarà mai inutile, al contrario ci porterà verso una meta.
Ma partecipare numerosi a questo spettacolo ha una finalità ancora più grande, tutto il ricavato sarà devoluto all’associazione ONLUS Debra Südtirol che si occupa della ricerca sulla epidermolisi bollosa o Sindrome dei Bambini farfalla, una rara e invalidante malattia genetica che provoca bolle e lesioni sulla pelle.
Una valigia piena di emozioni, piena di sentimenti, piena di speranze dove le buone azioni verso chi è meno fortunato rappresentano la meta più bella nel divertente viaggio che lo spettatore intraprenderà.