Sono vergognose le polemiche nei confronti di Dario Franceschini, ministro del Turismo oltre che della Cultura. Soprattutto è indecente la protesta degli albergatori, come se il meraviglioso ministro li avesse penalizzati. Invece no, li ha coccolati e favoriti. Perché ha concesso loro di rimanere aperti anche nelle zone rosse e di far funzionare i ristoranti interni per gli ospiti degli hotel. Se manca la cucina interna, si può organizzare il servizio con i piatti da asporto forniti da un ristorante esterno. Cosa si può pretendere di più?
Già, cosa si può chiedere di più? Magari un briciolo di buonsenso da parte del governo degli Incapaci. Perché in zona rossa, con i decreti del lìder minimo, non ci si può spostare tra un comune e l’altro. Dunque l’unico turismo ipotizzabile è quello del vicino buttato fuori casa dalla moglie. Un po’ poco per tenere aperto un hotel. Nelle grandi città è ipotizzabile qualche presenza legata ai sempre più rari arrivi legati alle attività imprenditoriali. Anche in questo caso insufficienti per giustificare l’apertura degli alberghi.
Nelle località ex turistiche, però, è notte fonda. Nessuno può arrivare e la precisazione del governo sulla possibilità di tenere aperto è una presa in giro stupida, oltre che offensiva. Ma forse al governo degli Incapaci non riescono neppure ad accorgersene.
Leggi quali sono le varianti del Covid più pericolose e più diffuse in Italia cliccando qui.
1 commento
Io e mia moglie avevamo programmato di scappare fuori città per due giorni… Non è possibile, quindi andremo in un hotel della nostra città e ci faremo coccolare col servizio in camera, ci rilasseremo e ce la godremo!