Piove a dirotto. Tra i monti.
L’unica soluzione è farsi una camminata sulla ciclabile che vedo dalla finestra.
Partiamo, Madre e Figlia in raro momento insieme.
C’è un laghetto, poi un cantiere.
Scherziamo sul privilegio riservato a pochi di osservare l’oscillante movimento della gru.
Queste sono ricchezze che non si sanno apprezzare!
Ma chi sei tu?
Si materializza non si sa da dove una gattina. Tre colori e altro fanno propendere per questa ipotesi.
Cucciola meravigliosa ad occhio e croce di due mesi.
Ci inonda di affetto arrampicandosi tra le nostre gambe con le unghiette pungenti.
E’ noto il mio amore per i gatti, ma questa tipetta conquisterebbe i cuori più duri.
Dobbiamo nostro malgrado salutarla per proseguire il cammino, ma dopo pochi passi ci accorgiamo che ci sta seguendo.
La risalutiamo, ma invano.
Continua a seguirci.
A volte ci precede.
A volte ci segue.
A volte rischiamo di pestarla perché si infila tra i nostri scarponi da montagna.
A volte gioca tra nemici invisibili tra l’erbetta verde tutta bagnata.
Un ponte.
Due ponti.
Tre ponti.
Impavida.
Ha dell’incredibile. Più di mezzora di strada ed è ancora lì.
A guardarci con i suoi occhi infiniti.
Da mamma comincio a preoccuparmi un po’. Si è allontanata troppo dalla sua casa.
Ma è così spensierata.
Però io vedo quella provinciale.
Non posso pensare che al ritorno la debba attraversare, magari da sola.
Dietro front noi, dietro front lei.
Instancabile minuscolo gioiello della natura.
Riaccompagnamola a casa.
Certo sarebbe bello portarla con noi.
Ma guardo le distese di prato dove il destino l’ha chiamata a vivere.
Il Paradiso.
Non sento giusto sottrarla.
Arriviamo dove l’abbiamo trovata. C’è un anziano signore e lei si nasconde sotto la sua vettura e quando ripartiamo non ci segue più.
Chi sei tu?
Sei esistita davvero?
Sei un folletto?
Sei magia?
In effetti ha molto di magico questo incontro che ha trasformato una piovosa giornata un po’ storta in un indimenticabile incantesimo.
Un dono speciale della Natura per il mio compleanno.
Quanto è generosa quando ti affidi a lei!
Il mattino dopo ritorniamo per rassicurarci, ma lei non c’è.
C’è la sua mamma che guarda lontano fiera e rassicurante.
Partiamo serene.
Signorinella pallida e bella, in arte Nella, così l’abbiamo battezzata per via del canto dello sciatore, ha una mamma che si occupa di lei.
Si va sulla montagna! Salir sempre salir. Augurio per lei e per noi.