Sempre più si parla di innovazione e tecnologia, sempre più di start-up e intelligenze artificiali e ancora, sempre più, social e followers sono diventati i più efficaci strumenti e comunicatori di questa rivoluzione, o evoluzione che dir si voglia, digitale
Se di comunicazione si parla, certo è di primissimo livello la formazione che l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e il presidente Alberto Sinigaglia propongono nei seminari di aggiornamento professionale e in un lunedì in coda a una lunga maratona post-elettorale, sono stati numerosissimi i partecipanti all’incontro, presso le suggestive sale del Circolo della Stampa di Torino, dedicato al tema dell’Influencer Marketing legato al mondo della comunicazione e ai suoi attori.
Relatori della conferenza, due esponenti di spicco nella comunicazione, nell’insegnamento e nel marketing
Andrea Roberto Bifulco, professore di Applied Digital Marketing e Applied Entrepreneurship presso varie università, tra cui ESADE e Publitalia, consulente su temi di strategia e marketing e direttore di Startup Grind Milano: hub della più grande community di imprenditori e startupper in Italia con 5000 persone, supportata da Google for Enterpreneurs.
Luca Torresan, Marketing Manager di McFit, catena di centri fitness fra i più cool degli ultimi tempi.
Cosa li lega? La co-fondazione di Wannabe A Guru
Un innovativo format che consiste in una serata evento dedicata al mondo dell’Influencer Marketing: incontri e interviste a bloggers, influencers e imprenditori social, una sorta di raccolta di esperienze positive e di successo; racconti e testimonianze – in forma di suggerimenti e stimoli – di persone che hanno fatto dell’utilizzo dei Social Media uno strumento grazie al quale costruire la propria professione. Segreti condivisi in una platea di esperti che scardinano il comune pensare in prima battuta al mezzo stampa per rendere efficace la propria comunicazione anziché prediligere l’identificare la propria community cui indirizzare e proporre un’esperienza vissuta.
Un dato, su tutti, ha dato modo di investire energie in questa nuova forma di marketing: il sempre maggiore utilizzo dello smartphone al posto di PC e tablet
il 60% delle persone lo utilizza per fare foto, il 38% per controllare i social, il 35% per leggere le notizie, il 32% per fare ricerche in Rete, un 28% per guardare video e il 16% per chiamate Voip.
Dopo l’avvento degli Influencer
gli esperti del marketing sostengono essere aumentate le ricerche su Google Trend del 325% rispetto al 2016, di aver utilizzato la nuova figura in 9 marketers su 10 nel 2017 ed essere loro una efficacissima leva per le strategie dell’anno in corso.
Lo stato dell’arte in Italia di questo mercato?
Il 55% delle grandi compagnie utilizzano l’Influencer Marketing fra le proprie attività di promozione commerciale, oltre 100 sono gli Influencers per ciascun brand, nel 2017 sono state oltre 2000 le campagne di Influencer marketing attivate contando dai tre ai cinque clienti l’anno per ciascun Influencer e in media non esistono agenzie alle spalle di queste figure.
Instagram è, fra i social, ai primi posti per utilizzo, a seguire YouTube, Snapchat è invece ormai ritenuto un canale comunicativo morto.
Numeri su numeri per un mercato che, globalmente, vale 10 miliardi di dollari dove la sola quota prevista per Instagram nel 2019 è di 2 miliardi.
Fra i settori di utilizzo, ai primi posti: la tecnologia, seguono auto, moda e viaggi.
Il risultato?
Il 40 per cento degli acquirenti della Rete sono tali solo dopo aver visto un “influencer” far uso del prodotto d’interesse sul proprio canale social.
Se a comunicare così efficacemente sono gli Influencer…. saranno forse i giornalisti i prossimi a diventare tali?