Cavalleria Rusticana, la celeberrima opera lirica di Pietro Mascagni tra le più eseguita a livello mondiale ha inaugurato ieri sera a Pergine Valsugana il Festival Innamorarsi della Musica 2022. Ospite d’eccezione l’istrionico Professor Michele Mirabella volto noto della televisione italiana e importante regista di opere liriche.
La fine di agosto vedrà intensificarsi l’attività nella città di Pergine sabato 27 agosto con il concerto Choir Week End, un evento che celebra la coralità maschile di montagna che vedrà la presenza di cinque tra i più importanti direttori di coro e compositori del panorama nazionale: Enrico Miaroma e Roberto Garniga (Trentino), Giorgio Susana e Maurizio Sacquegna (Veneto), Marco Maiero (Friuli). I direttori svolgeranno un laboratorio pomeridiano con 5 cori selezionati su invito che attualmente sono tra rappresentanti del livello artistico più alto nel loro genere. Il tutto si svolgerà all’interno di una concerto in cui i maestri del laboratorio si alterneranno ai direttori principali dei cori invitati per un programma di 15 canti.
A seguire martedì 29 agosto “El Tango Mitologia di musica e parole” con SERGIO MUNIZ e Tango Sonos. Lo spettacolo vuole celebrare il tango come musica, come ballo e come cultura. Per raccontare il tango nella sua pienezza espressiva, per narrare la sua “mitologia” approfitteremo dell’incontro tra due “miti”della cultura argentina: Astor Piazzolla e Jorge Luis Borges. L’idea parte dalla contemporaneità di due eventi significativi per la storia del tango. Il disco che i due hanno fatto insieme, “El Tango” e la serie di conferenze sul Tango che Borges tenne nello stesso anno.
Tutti e due si svolgono nel 1965 e tutti e due per diverse strade contribuiscono come i loro protagonisti alla definizione e all’affermazione del tango nel mondo. Se da un lato Borges rievoca un tango delle origini, quasi primitivo, nello stesso tempo riconosce nella rivoluzione che Piazzolla porta nel tango una nuova linfa vitale, una consacrazione internazionale del tango del quale dice: «Il tango in questo modo continua a rappresentarci. Ormai è qualcosa che ci appartiene, espressione di ciascuno di noi, è qualcosa che starà con noi più in là. Qualcosa che starà con questo paese più in là delle nostre morti corporee». In un alternarsi di narrazione della vita di Piazzolla, di sue musiche e di testi poetici di Borges lo spettacolo propone un viaggio nell’anima profonda del tango che, usando le parole di Borges, “è stato un simbolo di felicità”. Tale è la presunzione di questo spettacolo, proporre un momento di felicità ascoltando e vivendo le parole e la musica del Tango.
Come da tradizione il festival chiuderà i battenti in occasione delle feste patronali con la grande rappresentazione del CARMINA BURANA cantata profana di Carl Orff. Titolo che venne proposto nel 1999 da Pergine Spettacolo Aperto è che ricalcherà il palco perginese dopo 23 anni di assenza. Appuntamento a venerdì 9 settembre.
Il festival inoltre giungerà nei comuni vicini con Alba della Pineta sabato 30 luglio nella pineta di Alberè, lunedì 15 agosto sull’Altipiano della Vigolana e gli appuntamenti fuori festival nella cava di porfido di Fornace e la Messa di Mozart a Civezzano.
Si alternano ai concerti la rassegna Calici di Note degustazione musicale di vini 3 appuntamenti a cura di Marco Larentis e Andrea Fuoli tra Pergine Valsugana, Tenna e Altopiano della Vigolana.