Probabilmente le giovani generazioni quando sentono parlare, per sbaglio, di giubbe rosse, nella migliore delle ipotesi pensano alle guardie canadesi
Improbabile che si ricordino del celebre caffè fiorentino dove si ritrovavano i futuristi e dove, tra un litigio ed una scazzottata, nascevano e morivano riviste di alto livello culturale.
Improbabile che pensino al Pedrocchi di Padova come a un cenacolo di intellettuali, che abbiano sentito parlare del caffè degli inglesi di Roma come fucina di pittori, del caffè Fiorio di Torino come centro di elaborazione politica, del Florian e dell’Harry’s bar di Venezia come luoghi di ispirazione letteraria.
Gli intellettuali non si ritrovano più insieme per discutere, per confrontarsi, per litigare, per dar vita a nuovi progetti. Ciascuno chiuso nelle proprie stanze con il proprio Pc. Con il fastidio di doversi ritrovare con i colleghi in occasione degli appuntamenti obbligati del politicamente corretto, alle iniziative del pensiero unico obbligatorio a cui non si può mancare proprio perché obbligatorie.
Forse non è un caso, dunque, che non si siano più sviluppate scuole, correnti artistiche letterarie, pittoriche, filosofiche. È il trionfo del potere grigio che non sopporta possibili concorrenti sul piano delle idee e punta, quindi, a isolare chiunque abbia l’ardire di manifestare un pensiero. Peggio ancora se è un pensiero scorretto ma, nel dubbio, si isolano anche i rari pensatori omologati. Chiamati a radunarsi, nel gregge, in occasione degli appuntamenti prestabiliti dalle oligarchie ignoranti.
Nulla a che fare con i sogni di Montmartre, nulla a che spartire nemmeno con le “scuole” genovesi o milanesi di cantautori e comici.
La scuola fa paura ed è per questo che è stata distrutta anche quella frequentata da bambini e ragazzi. Se poi a cancellare ogni ipotesi di caffè artistico o letterario contribuiscono anche i prezzi delle consumazioni nei locali pubblici, i rischi di pensiero scorretto si riducono ulteriormente.
In fondo, però, sono gli stessi sedicenti intellettuali ad aver favorito una simile situazione. Blanditi da un potere di cialtroni che elargiscono monete e premi in cambio di fedeltà cieca e assoluta alla linea, hanno accettato le elargizioni ed hanno rinunciato a pensare, a creare.
Forse è per questo che non amano ritrovarsi tra simili: per non vedere riflesso il disgusto verso se stessi.