Ieri, Martedì 11 maggio, è uscito in tutte le librerie l’atteso libro di Giorgia Meloni “Io sono Giorgia Le mie radici, le mie idee” (Rizzoli, pp. 336, 18,00€).
Ampiamente presentato da diversi articoli comparsi sui principali quotidiani italiani, primo fra tutti il Corriere della Sera che domenica scorsa ha dedicato all’autrice una lunga intervista, sembra proprio che il volume sia destinato a un sicuro successo.
Ciò è dovuto al crescente consenso che la leader di Fratelli d’Italia sta avendo tra gli elettori italiani. Un consenso che ha portato il suo partito a crescere in modo sorprendente nel corso degli ultimi mesi. Secondo il sondaggio settimanale Radar Swg sulle intenzioni di voto, pubblicato dall’Ansa in contemporanea con l’uscita del libro, Fd’I supererebbe il 19% a soli 0,4 punti percentuali dal PD, scavalcando di oltre due punti il Movimento 5 Stelle, con la Lega che si confermerebbe primo partito al 21,3%.
E pensare che appena due anni fa, in occasione delle Elezioni Europee, il partito di Destra ottenne appena il 6,4%. Il che veniva considerato un notevole successo, dal momento che durante tutta la campagna elettorale gli esponenti del partito temevano di non superare il quorum del cinque per cento, indispensabile all’ottenimento dei seggi.
Ciò significa che la Meloni, in forza del suo carisma personale e delle scelte politiche messe in atto, ha fatto sì che i consensi nei confronti suoi e del movimento politico che guida siano più che triplicati. Un evento senza precedenti nella storia politica repubblicana.
In questo libro, che probabilmente contribuirà a consolidare la sua popolarità, Giorgia Meloni racconta se stessa da un punto di vista non solo politico ma personale.
“Ho visto troppa gente parlare di me e delle mie idee – ha affermato – per non rendermi conto di quanto io e la mia vita siamo in realtà distanti dal racconto che se ne fa. E ho deciso di aprirmi, di raccontare in prima persona chi sono, in cosa credo, e come sono arrivata fin qui.”
In “Io sono Giorgia” Meloni parla innanzitutto di se stessa, della sua infanzia, del suo rapporto con la mamma Anna, la sorella Arianna, i nonni Maria e Gianni e di quanto l’abbia segnata l’assenza del padre. Racconta della sua passione per la politica, che l’ha portata dalla militanza nel Fronte della Gioventù a soli quindici anni, prima al Governo della Nazione come Ministro e poi al vertice di Fratelli d’Italia e dei Conservatori europei. E ancora del suo essere madre della piccola Ginevra e della storia d’amore con Andrea; dei suoi sogni e del futuro che immagina per l’Italia e per l’Europa. Ma affronta anche, con la schiettezza e la chiarezza che la caratterizzano, temi complessi come la maternità, l’identità e la fede.
E se altri librai, come quello di Tor di Quinto, si rifiuteranno di mettere il suo libro in vetrina, c’è da pensare che anche le vendite saliranno come i suoi consensi.