Vivo in un pianeta dove l’importante non è costruire, cementificare, ricevere finanziamenti per continuare a farlo, realizzare piste ciclabili pericolose se non addirittura inutili.
Vivo in un pianeta dove non ci si nasconde dietro la maschera della pubblica sicurezza e utilità per abbattere alberi, piante, piccole oasi di verde.
Nel mio pianeta sono benedizioni di vita e libertà.
Si usa ascoltare nel silenzio le parole della Natura perché nel mio pianeta si sa ascoltare.
Si sa che costituiscono un microcosmo pulsante e creativo.
Insetti, uccelli e piccoli animaletti di ogni tipo vi trovano riparo e sopravvivenza.
In questo mio pianeta chi, camminando o girando in bicicletta vede una siepe, se ne rallegra perché quello che cerca è proprio il contatto con la natura.
In questo pianeta sono cresciuta abituandomi a chiedere al basilico e alla salvia il permesso di prendere alcune foglie per le mie pietanze.
A dialogare con l’alloro, il fico, il timo e il rosmarino, a rispettarne la preziosità e la crescita.
A ringraziare per il raccolto, per il dono dei fiori e delle piante.
In questo pianeta la sicurezza si fonda sul rispetto di tutti gli esseri senzienti.
Sì è vero nel mio pianeta si dice che in pianeti lontani la sicurezza esiste solo nelle tasche di qualcuno.
Che vi è una cecità dilagante che ritiene sicure autostrade al posto di stradine di campagna, ciclabili che attraversano continuamente accessi alle abitazioni, strade nelle quali le automobili non hanno aree per sostare in caso di guasto.
Ma nel mio pianeta queste notizie fanno inorridire e le case le costruiscono lasciando che gli alberi ci vivano in libertà dentro, le strade mantenendo inalterata la vegetazione circostante.
Nel mio pianeta hanno una intelligenza creativa.
Chissà in quei pianeti scellerati chi pagherà la giusta reazione della Natura! Mi auguro chiunque contribuisca in qualche modo allo scempio.
Nel mio pianeta no.
Perché qui e solo qui si è avverata la profezia di Nazim Hikmet:
“Nasceranno da noi uomini migliori!
La generazione che verrà sarà migliore di chi è nato dalla terra, dal ferro e dal fuoco ”