Adesso aspettiamo che Cruciani e Del Debbio spieghino che la chiesa greco ortodossa di Gaza è stata bombardata dal Vaticano. O dal patriarca Kirill, tanto per coinvolgere anche i russi. Perché, per l’intera squadra di Mediaset, Israele colpisce solo terroristi. E se hanno 4 o 5 anni è lo stesso: sono terroristi in nuce. Vale pure per chi, di anni, ne ha più di 80 ed è miracolosamente sopravvissuto nel mega campo di concentramento che è Gaza: un paleoterrorista.
Le cronache a senso unico, e spesso prive di ogni senso, di giornalisti ed ospiti delle varie trasmissioni rappresentano la miglior spiegazione dell’impossibilità di metter fine al conflitto in Palestina. E se è persino comprensibile la posizione di Israele, che lascia i suoi coloni occupare le terre dei palestinesi per cacciarli sempre più lontano, diventa davvero squallida la posizione dei tifosi italiani. Pronti a negare ogni schifezza. E quando proprio non riescono a nasconderla, si rifugiano dietro l’immancabile: gli israeliani avranno le loro ragioni. Copiato dal personaggio di Ferrini a Quelli della notte. Ma i Cruciani di turno non fanno ridere.
In fondo quello di Mediaset è l’atteggiamento atlantista che sta portando alla creazione di un fronte opposto che coinvolge il Sud globale. Diviso al proprio interno – basti pensare al conflitto latente tra India e Cina – ma consapevole che il nemico principale è l’arroganza occidentale. Il doppiopesismo ribadito in questi giorni da RimbanBiden. Ed anche chi, per evidenti ragioni economiche, continua a fare affari con gli atlantisti, è perfettamente consapevole che si tratta solo di una fase transitoria. Che Asia, Africa ed America Latina devono crescere per rendersi indipendenti da chi pensa che i bambini uccisi a Gaza valgano meno di quelli uccisi in Israele.
E nel Sud globale non funziona neppure più il ricorso agli slogan atlantisti contro l’antisemitismo. Perché solo in Italia qualcuno è così ignorante da non sapere che gli arabi sono semiti esattamente come gli ebrei. E che, dunque, il razzismo non ha nulla a che fare con questa guerra. Ma Cruciani e Del Debbio fingono di non saperlo.