Piano piano, anche i produttori di alimenti di qualità della Valle d’Aosta iniziano ad imparare i meccanismi del marketing. Prima la qualità, poi la comunicazione: una scelta corretta, a patto che la comunicazione non venga poi dimenticata con la scusa che la produzione è quantitativamente ridotta e, dunque, non esistono motivi per farsi conoscere al di fuori dei confini regionali.
Non è proprio così, poiché la concorrenza non valdostana supera i confini ed entra in Valle, facendosi conoscere dai residenti e dai turisti che, prima o poi (Speranza permettendo), torneranno a godersi il piacere di un soggiorno valdostano.

È dunque da apprezzare l’iniziativa per far conoscere lo Jambon alla brace di Saint-Oyen, l’unico prosciutto cotto prodotto in Valle, realizzato dal Prosciuttificio Gran San Bernardo 2473. Accurata selezione della materia prima, cosce disossate a mano con una particolare attenzione anche all’aspetto estetico (e non è un elemento secondario). E poi una salamoia preparata con le erbe locali e con l’aggiunta di miele del territorio.
A quel punto lo Jambon viene messo a cuocere a vapore per 24 ore e successivamente arrostito alla brace in un forno a legna. In questa fase il prosciutto viene innaffiato con birra locale. Come locale è la legna impiegata nel forno.
A tavola il prosciutto di Saint-Oyen può essere gustato sia come antipasto, con fette tagliate sottili, sia come secondo piatto con fette decisamente più spesse.