La ventunesima tornata del Campionato di calcio di serie A, seconda di ritorno, è stata caratterizzata da una pioggia di gol e da due scontri di primo livello: Milan Napoli di sabato sera e Lazio Juventus che ha chiuso la giornata.
A San Siro è finita 0-0. La gara è stata equilibrata fin dall’inizio. Poche le emozioni nel primo tempo con le due squadre che si muovevano a ritmi bassi. Nella seconda frazione la vivacità è cresciuta ma le occasioni davvero pericolose sono state davvero poche. Insigne, Mertens e Milik del Napoli hanno giocato pochissimi palloni. Si è sentita la mancanza di Allan a centro campo che Ancelotti non aveva neppure convocato. Nel Milan Cutrone, unica vera punta, è stato pochissimo servito dai compagni: in particolare Çalhanoglu e Kessie hanno disputato una delle loro peggiori prestazioni. Nel finale è entrato anche Piatek, fresco acquisto dei rossoneri dal Genoa: un paio di guizzi interessanti ma niente più. Donnarumma si è messo in mostra con alcune parate, nessuna però particolarmente impegnativa. E adesso il Napoli perde altri due punti dalla vetta.
Domenica alle 18,00, la partita tra Torino e Inter è più fisica che tecnica. I Granata ci mettono cuore e grinta ma sono schierati in modo troppo prudente. E infatti vanno in vantaggio al 35mo con Izzo, forse il migliore dei suoi insieme ad Ansaldi, solo sugli sviluppi di un corner; e poi cercano di controllare. I nerazzurri mettono in campo un gioco non proprio ordinatissimo e non riescono a sfruttare un paio di occasioni in avvio: poco incisivi i suoi due attaccanti Martinez e Icardi. La partita si snoda tra molti errori e finisce con la vittoria del Toro che si rilancia in classifica: ora è a soli tre punti dalla zona Europa e a cinque dalla zona Champions. Per l’Inter un altro passo falso: un solo punto in due partite.
All’Olimpico di Roma scendono in campo la miglior Lazio e la peggior Juventus della stagione. I padroni di casa mettono sotto per oltre un’ora i bianconeri che non riescono a reagire, e si portano in vantaggio nel secondo tempo grazie a un autogol di Emre Can. Ma la Juve reagisce e con i nuovi entrati pareggia: cross di Bernardeschi, tiro di Dybala, Strakosha respinge come può e Cancelo la butta dentro. A tre minuti dalla fine Lulic trattiene Cancelo in area; l’arbitro Guida non ha dubbi e indica il dischetto. Si incarica del rigore Cristiano Ronaldo che non sbaglia. Finisce 2-1 per la capolista che incrementa il vantaggio sul Napoli a 11 punti.
Nel pomeriggio di sabato il Sassuolo ha avuto ragione facilmente di un assente Cagliari. È finita 3-0 per gli emiliani che però, con una precisione maggiore sotto porta avrebbero potuto rendere il risultato ben più rotondo.
La Sampodoria ha battuto facilmente l’Udinese per 4-0, con una doppietta dal dischetto del sempre più sorprendente Quagliarella; in questo modo il bomber di Castellamare di Stabia ha eguagliato il record di Batistuta, che fino a sabato era stato l’unico giocatore di serie A ad andare a segno per 11 gare consecutive. Un primato che resisteva dal 1994. In tutto, e al momento, sono 14 gol. Uno in meno di Ronaldo e Zapata.
Domenica, a Verona, la Fiorentina, con un uomo in meno, batte il Chievo 4-3 in una gara che ha dell’incredibile, con l’ex granata Benassi protagonista nel bene e nel male. I Viola sono incerti in difesa ma riescono a portarsi a casa i tre punti con le reti di Muriel, Benassi (poi espulso) e la doppietta di Chiesa. Ai gialloblu viene annullato sullo 0-1 un gol a Giaccherini, Pellissier realizza un rigore e ne sbaglia un altro e segnano Stepinski e Djordjevic. In mezzo tantissime polemiche arbitrali.
Nel pomeriggio la Roma si portava avanti per tre a zero a Bergamo con una doppietta del ritrovato Dzeko e con El Shaarawy. Ma l’Atalanta si ricorda di essere il miglior attacco del campionato e rimonta fino al 3-3. Prima del pareggio, Zapata sbaglia un rigore, ma si rifà subito dopo su contropiede e aggiorna il suo ruolino personale che arriva a 15 gol.
Ma la clamorosa vittoria in rimonta mancata dagli uomini di Gasperini, riesce invece alla SPAL al Tardini di Parma. La doppietta del solito Roberto Inglese sembra lanciare i crociati verso l’Europa. Poi i padroni di casa si spengono e viene fuori la Spal. In un quarto d’ora gli ospiti rimontano grazie ai gol di Valoti, Petagna e Fares, per il più clamoroso dei 3-2. La SPAL torna a vincere dopo 99 giorni mentre gli emiliani rimangono a 28 punti in classifica.
Il Bologna, in casa, resta con un uomo in meno dopo appena un quarto d’ora. Ne approfitta il Frosinone che vince per 4-0. Seconda vittoria per i laziali: ottava sconfitta nelle ultime sedici gare per i felsinei che non vincono dal 30 settembre (2-1 all’Udinese), ed esonero per Pippo Inzaghi.
Chiuderà il programma questa sera Empoli Genoa.