Poteva mancare un attacco del TG5 contro Salvini e Meloni rei di aver firmato la carta dei valori dei sovranisti europei? Certo che no! L’alleato forzista ha colpito ancora, grazie al suo braccio armato Mimun. Tanto per chiarire il senso del partito unico o della federazione.

Naturalmente l’attacco del fedele alleato non riguardava la carta in sè, ma il fatto che tra i firmatari ci fosse Orban, ormai l’uomo nero per gli apostoli del pensiero unico obbligatorio.
Così, attaccando il leader ungherese, si evita anche la fatica di leggere il testo, con il rischio di trovare molti elementi di critica. Sai che fatica, dopo..

Ad esempio è abbastanza fastidioso che coloro che si autodefiniscono di destra, legati a radici e tradizioni, ignorino completamente tutto ciò che, per l’Europa, hanno rappresentato i Greci, i Romani, i Celti, i Germani. Tutto il mondo indoeuropeo viene dimenticato, per i sovranisti la Storia inizia solo con radici giudaico cristiane.
Va beh, la cultura non è il loro forte. Il servilismo sì. Anche nei confronti degli Usa, ovviamente. Perché bisogna stare attenti allo strapotere di Bruxelles, però quanto è bello l’Atlantismo dove a decidere è sempre Washington! E poi la meraviglia della Nato, con questo bel ruolo di truppe coloniali. Mica come un odioso esercito europeo in cui bisognerebbe essere protagonisti.
E poi i sovranisti difendono i popoli. Basta chiedere ai catalani quanto siano stati difesi dalle destre sovraniste. Già, ma i catalani sono di sinistra, dunque si arrangino. Invece i bretoni sono stati sostenuti nelle loro rivendicazioni? Ed i fiamminghi? E tutti gli altri?
Va bene, non si difendono i popoli, le nazioni negate, ma solo gli Stati. Forse i libri di scuola di lorsignori si fermavano alla rivoluzione francese. Una Storia europea che inizia con Gesù e finisce con Robespierre. Saltando però Impero e Rinascimento, feudalesimo e signorie. Si riparte dalla scoperta dell’America o è meglio limitarsi a ripartire dalla dichiarazione d’indipendenza?

Cancel culture in salsa sovranista. Cancelliamo l’imbarazzante Federico II, con la sua passione per l’Islam. Cancelliamo la Serenissima e la Superba, Amalfi e Pisa, espressione di una indipendenza dal centralismo romano.
Basta con i ghibellini, basta con Firenze, con i trovatori che non guardavano a Parigi, con i bavaresi diversi dai berlinesi. Cancelliamo tutto in nome del centralismo e dell’unica cultura giudaico cristiana.