Secondo gli immancabili sondaggi il nuovo partito del bugiardissimo veleggia sopra il 6,5%, andando ad erodere consensi non solo al Pd ed a Più Europa della Bonino, ma anche a Forza Botulino.
Il partito del sultano di Arcore è ormai la terza forza di un eventuale centro destra anche se non perde occasione per tentare di imporre il proprio programma bocciato dagli elettori. E rischia di farsi presto sorpassare anche da Toti e dal suo Cambiamo.
Continua a rafforzarsi, invece, la Sorella della Garbatella. Che, sempre nei sondaggi, è nettamente davanti all’Italia Viva del bugiardissimo ma che, nei comportamenti, non riesce a scrollarsi di dosso un senso di inferiorità da parente povero, da sfigato che si è imbucato alla festa dei vip.
Un partito perennemente impegnato nello sforzo della captatio benevolentiae, con l’obbligo di invitare avversari politici alle proprie feste per dimostrare di contare qualcosa. Ed è patetica l’immagine di Ignazio La Russa che spiega ai militanti, manco fossero militonti, come comportarsi con Conte, da accogliere in religioso silenzio. Se si è consapevoli della propria forza e dell’intelligenza dei propri sostenitori, li si lascia liberi di avere un confronto con l’ospite, anche a base di fischi e di risate.
Ma lo stesso atteggiamento reverenziale si è evidenziato nella scelta dei giornalisti a cui affidare la conduzione dei dibattiti. Gli stessi che, quotidianamente, sparano ad alzo zero contro ogni pensiero di quella che un tempo era la destra ma che, ad Atreju, sono diventati amici cari. In attesa dei prossimi insulti. D’altronde anche per promuovere la manifestazione romana si è scelto, in altre città, di premiare con inserzioni pubblicitarie le testate più avverse. Sempre sperando di ottenere, in futuro, atteggiamenti più benevoli.
Il bugiardissimo, al contrario, ha puntato su un atteggiamento opposto. Facendosi intervistare dagli amici, ostentando sicurezza e pure arroganza che deriva dal suo sentirsi forte, vincente. Al di là della forza reale, probabilmente, ma chiarendo immediatamente chi sono gli amici ed i nemici. Mentendo, come d’abitudine, ma facendo crescere il consenso e compattando le truppe, oltre ad attirarne di nuove.
Quello del bugiardissimo non è, insomma, un atteggiamento da parvenu della politica. Mentre chi ha bisogno di Vespa, che bacchetta chi osa disturbare il padrone Conte, dimostra una debolezza che rischia di diventare un ostacolo per un salto di qualità decisivo.