Alessio Pennasilico, membro del Comitato scientifico di CLUSIT, Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, lancia un allarme: “TikTok è in mano a una multinazionale cinese. Su ordine del governo cinese, dunque, potrebbe intraprendere delle azioni attraverso l’applicazione”.
Il rischio si presenta ogni volta che scarichiamo l’applicazione. Soprattutto se consentiamo all’applicazione di accedere a foto, microfono, telecamera e contatti. Esiste un “rischio concreto” per “quanti hanno concesso tutte queste autorizzazioni” all’app. “Tik Tok potrebbe far confluire delle informazioni verso la Cina” che, moltiplicate per tante persone, potrebbero costituire una “base di dati”. Tik Tok conta più di un miliardo di utenti a livello globale, di cui circa 135 milioni negli Stati Uniti. Proprio a fronte dell’enorme bacino di utenti, TikTok è senza dubbio una potenziale fonte di una grande quantità di dati personali che, come accade per altre piattaforme, potrebbero essere sfruttati per diffondere disinformazione o promuovere operazioni di influenza.
Così dopo la decisione della Commissione europea, anche il governo italiano valuta un possibile blocco totale di TikTok per i dipendenti pubblici come spiegato dal ministro della Pubblica Amministrazione Zangrillo. Lo scorso 23 febbraio, la Commissione europea ha chiesto ai propri dipendenti di disinstallare entro il 15 marzo l’applicazione sviluppata dal colosso asiatico ByteDance sia dai dispositivi aziendali che da quelli personali. La decisione europea è simile a quella statunitense adottata prima dal senato Usa e poi dal presidente Joe Biden, che nel dicembre scorso ha stabilito di eliminare la app dai cellulari di tutti i dipendenti governativi.
Il ministro Zangrillo annuncia che già la prossima settimana verrà presa una decisione. “L’argomento è arrivato all’ordine del giorno da poco. Già la prossima settimana dovremo confrontarci e cercare di arrivare a una sintesi. Prenderemo una decisione in fretta. Ora dobbiamo comprendere bene quale è effettivamente la profondità dei rischi legati alla sicurezza nazionale”, ha stabilito il ministro.
Il Copasir, ha già avviato un’indagine conoscitiva su TikTok dopo che a novembre il direttore dell’Fbi Chris Wray ha sottolineato quanto TikTok rappresenti un rischio per la sicurezza nazionale. Pare che attraverso l’app il governo di Pechino abbia la possibilità di indirizzare i contenuti social, influenzando fortemente gli utenti.