Che ci fai con 350 tonnellate di cocaina? Se scegli la solita strada dell’inutile show televisivo, ne bruci una parte (il resto non si sa..) ed inquini anche l’aria, facendo infuriare i gretini. Oppure puoi scegliere la soluzione dell’Ecuador che ha deciso di utilizzare la coca sequestrata per costruire case. Impastandola con il cemento.
Si spera che i tossici sudamericani non si mettano a distruggere i muri per provare a recuperarla. Che non si dedichino a sniffare la combinazione coca, calce e cemento.
D’altronde anche la canapa viene già utilizzata in edilizia. Potrebbe diventare il materiale preferito dagli euro burocrati per le operazioni di coibentazione delle abitazioni. Fibre naturali per realizzare i cappotti, per isolare gli interni. Anche per l’arredamento sostenibile.
Si possono magari impiegare anche i papaveri da oppio per qualche altro intervento in campo edile. E, soprattutto, si possono impiegare in cantiere gli spacciatori ed i loro ciondolanti clienti. Lavori socialmente utili. Riabilitazione concreta, al di là degli inutili discorsi.
Occorre solo fare attenzione. È meglio non inviare a Zelensky i nuovi materiali nell’ambito della cooperazione italiana per la ricostruzione dell’Ucraina..