Se telefonando.. No, non è la celebre canzone di Mina. Ma è la clamorosa risposta alla domanda ricorrente: perché la destra partitica non fa cultura? Un banalissimo problema di mancata comunicazione telefonica, forse una difficoltà insormontabile nel prendere la linea. O, semplicemente, perché non si riesce a risolvere il dubbio amletico: chiamo io o chiami tu?
Eppure è stata necessaria l’ultimo dibattito online dell’Arsenale delle idee per svelare il mistero. Un intellettuale di destra, uno di quelli di Serie A, ha raccontato che 3 o 4 anni orsono, durante una manifestazione di Fdi, era stato avvicinato da un dirigente di partito che gli aveva chiesto la disponibilità ad una collaborazione in ambito culturale. Generosamente l’intellettuale aveva accettato la proposta ed il politico lo aveva salutato dicendogli: “Allora nei prossimi giorni ti telefono”.
Una telefonata che, ovviamente, non è mai arrivata. Pazienza. L’intellettuale aveva molte altre cose di cui occuparsi. Ma nel dibattito dell’Arsenale delle idee è intervenuto un altro politico, uno di quelli che al prossimo giro diventerà parlamentare. Ed ha spiegato che non bisogna star fermi ad aspettare le telefonate. Bisogna muoversi, agire, proporre. Poi, eventualmente, i politici concederanno magnanimamente udienza. E, forse, prenderanno in considerazione i progetti.
Dunque, chi telefona a chi? Se è il politico che cerca una collaborazione in ambito culturale, dovrebbe essere lui a comporre il numero delle persone di cui ha bisogno. Mentre, nel caso specifico, l’intellettuale non aveva la benché minima necessità di essere coinvolto in una nuova iniziativa. Quindi non c’erano ragioni per le quali dovesse essere lui a cercare il politico, pietendo una collaborazione di cui non aveva alcuna necessità.
Non dovrebbe neppure essere difficile da capire. Ma quando ci si muove con arroganza, presunzione, supponenza, diventa complicata persino una telefonata. “Una telefonata allunga la vita”, sosteneva Massimo Lopez in una vecchia pubblicità. Ma una telefonata rischia anche di rendere possibile un confronto cultura. Meglio evitare, allora..